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Covid in ascesa, il Governo studia: subito terze dosi, green pass e zone rosse locali

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Potenziare le terze dosi, applicare tempestivamente il sistema dei colori con zone rosse locali e un Green pass a due velocità. Queste sono alcune ipotesi per “salvare”  il Natale degli italiani, nonostante l’aumento dei casi positivi.

Al momento la strategia del governo prevede le consuete ordinanze per fissare le fasce di popolazione target e lascia alle singole Regioni l’attuazione delle vaccinazioni, che sono la priorità.

 

Come potrebbe cambiare il Green pass – Si sta ragionando sulla possibilità di ridurre la durata del pass da 12 a 9 mesi o addirittura a 6 mesi, ma soprattutto si pensa di escludere i tamponi dal certificato verde. La proposta è stata avanzata dal consulente del Ministero della Salute, Walter Ricciardi. Quindi potrebbe essere legato definitivamente solo a vaccini o superamento dell’infezione, eliminando la scorciatoia rapida soprattutto per le attività ludiche-ricreative (ristorante, cinema, stadio). Una stretta che colpirebbe chiaramente i non vaccinati. Nei posti di lavoro invece resterebbe la formula attuale con l’opzione del tampone negativo. In generale c’è ampia possibilità che il Green pass rimanga da esibire anche nel 2022 (si ipotizza fino a giugno). A Palazzo Chigi continua la discussione, in linea con decisioni già prese in Austria e in parte della Germania.

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