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ISS: il tasso dei non vaccinati in terapia intensiva è 12 volte più alto

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Continua a restare alto il livello di protezione da parte del vaccino contro la malattia grave da Covid: nell’ultimo mese il tasso di terapie intensive nei non vaccinati in Italia è a 6,7 per centomila, mentre nei vaccinati da meno di sei mesi e’ a 0,54 per centomila, ossia 12 volte più basso. Lo rileva l’Iss nel suo report esteso sull’andamento epidemiologico che integra il monitoraggio settimanale.

“Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 72% al 40% l’efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di COVID-19 rispetto ai non vaccinati” ma resta alta l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa.

Per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi e’ pari al 91% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’81% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati, si legge nel Report esteso dell’Iss che integra il monitoraggio settimana sul Covid.

Nell’ultima settimana si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età e in particolare nella popolazione di età inferiore ai 12 anni, confermato l’andamento osservato nella precedente settimana, con il 27% dei casi totali diagnosticati nella popolazione di età scolare.

Il 51% dei casi in eta’ scolare e’ stato diagnosticato nella fascia d’eta’ 6-11 anni ed e’ in questa fascia che “si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza, con un’impennata nelle ultime due settimane”.

“Il vaccino è fondamentale, è la vera chiave per affrontare questa stagione, senza vaccino ora avremmo numeri terrificanti. Ieri abbiamo fatto il record di terze dosi – oltre 270mila – anche le prime dosi sono aumentate: per molti giorni il dato era tra 15 e 18mila prima dosi, e ieri ne abbiamo fatto 25mila”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a Rai Radio1, ospite di Zapping.

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