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Bianchi a Sky TG24: “Il 10 gennaio a scuola in presenza, con focolai decidono Regioni”

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“Abbiamo assunto la responsabilità di tornare in presenza a scuola, questa è la chiave di volta di questo governo”, e dopo le vacanze “si torna in presenza. Ci vuole la responsabilità di tutti, ma questo è il nostro obiettivo e questo faremo”.

Lo ha dichiarato in un’intervista a Timeline su Sky TG24 il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ricordando che “laddove ci sono condizioni straordinarie, con focolai isolati, i presidenti di Regione e sindaci possono disporre chiusure isolate, non diffuse, e allo scopo di verificare lo stato in quel cluster. Ma la nostra indicazione è che si torna in presenza”.

Bianchi ha poi sottolineato che “la scuola è l’area che ha avuto maggiore attenzione nella manovra” del Governo. “Abbiamo portato nelle scuole 900 milioni di euro in più. Abbiano rinnovato per 400 milioni la possibilità di avere personale aggiuntivo legato all’emergenza Covid, abbiamo aggiunto 300 milioni per la valorizzazione del personale docente. Abbiamo, inoltre, altri interventi importanti che si aggiungono al tema del Pnrr. Sono stati presi 60mila insegnanti in più, ne prenderemo altri 40mila entro febbraio, e investito 12 miliardi nella sicurezza delle scuole”, ha aggiunto il ministro.

Bianchi ha, inoltre, ribadito l’importanza della vaccinazione anti-Covid, anche tra i più piccoli.
“La nostra indicazione ai genitori è quella di vaccinarsi e vaccinare i bambini. Il personale delle scuola è vaccinato al 95%, più coloro che sono guariti dal Covid: i ragazzi tra i 16-19 anni vaccinati sono oltre l’86%, tra i 12-15 anni il 75%. Ora tutta la nostra attenzione è riversata sui bambini più piccoli”, ha aggiunto, lanciando un appello agli italiani: “Siamo in una fase di aumento dell’epidemia. Possiamo resistere perché abbiamo assunto la responsabilità della vaccinazione. Vacciniamoci, vacciniamo i nostri bambini e i nostri insegnanti”.

Sempre a proposito della scuola, il ministro ha poi sottolineato che, nonostante l’aumento dei casi di Covid, “resta il posto più controllato, sui cui abbiamo la massima di attenzione”.
“Prima della chiusura festiva avevamo un numero di bambini positivi molto controllato, 0,5% su un totale di 8 milioni: avevamo una situazione controllata. Che vi siano aumenti è possibile, e stiamo lavorando tenendo conto di questa possibilità, ma la scuola resta il posto più controllato”, ha aggiunto.

“Per tre settimane i nostri bambini e i ragazzi sono fuori dalle scuole, per questo abbiamo investito insieme con il generale Figliuolo per potenziare il tracciamento ed essere sicuri al ritorno”, ha detto ancora, spiegando che l’ausilio del commissario “si aggiunge alle attività ordinarie delle  Regioni, che con il generale concorderanno programmi specifici, in modo da avere un tracciamento che permette di tornare a scuola e avere certezza anche per i bambini più piccoli”.

 

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