I Test rapidi tra i più usati per avere un risultato veloce, ideali ad esempio per effettuare screening di massa su una popolazione ridotta, ma che da tempo erano finiti nel mirino degli esperti per la loro scarsa affidabilità.
A bocciare il loro impiego fu qualche settimana fa Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, che ricorda come i testi rapidi antigenici utilizzati nel ‘suo’ Veneto “si lasciano sfuggire tre positivi ogni dieci, con una percentuale di falsi negativi che si attesta al 30%”.
E cosi molti che in queste feste si sono sottoposti a tampone rapido anzichè molecolare con risultato negativo, ha avuto la finta tranquillità di non essere infetto, portando il virus in ogni luogo dove è poi andato. Risultando egli stesso poi realmente positivo.
A denunciare la validità dei test rapidi anche il cantautore Jovanotti, risultato positivo insieme al collega Savino dopo un falso negativo rapido.
E allora la soluzione? Fare i molecolari calmierando i prezzi. E ripristinare la quarantena per i contatti con positivi certi.
Fonte Il Riformista
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