Ristori ai B&B non imprenditoriali: bando lampo e molto discusso

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“Ristori ai bed and breakfast a carattere non imprenditoriale, il “bando lampo” non soddisfa la filiera che è una di quelle maggiormente colpite dalla crisi dovuta al Covid 19: ho interrogato il Ministro del turismo, Massimo Garavaglia sul caso. È necessario prevedere al più presto nuovi aiuti per questa categoria”: così la Deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani interviene con l’interrogazione 4-11058, su una serie di lacune relative al bando per i ristori destinati ai bed and breakfast a carattere non imprenditoriale reso disponibile con avviso pubblico prot. 3772/21 del 22 dicembre 2021.

“A seguito di numerose segnalazioni, in particolare quella dell’associazione di categoria ABBAC, ho chiesto al Governo chiarimenti sul bando per i ristori aìi B&B non imprenditoriali e nuovi aiuti per questa categoria. Il bando del 22 dicembre 2021, infatti, prevedeva la riapertura della procedura di acquisizione delle istanze per l’assegnazione ed erogazione di contributi pari a 5.000.000 euro destinati al ristoro a determinati tipi di bed and breakfast”.

“Parliamo di risorse abbastanza ridotte, destinate al sostegno dei soli bed and breakfast muniti di codice identificativo regionale, o, in mancanza, identificati mediante autocertificazione in merito allo svolgimento dell’attività ricettiva a gestione familiare – spiega l’On. Villani – L’avviso ha avuto la durata di poco più di una settimana nel corso della quale è successo di tutto: in 24 ore il bando è stato chiuso perché finiti i fondi. Poi, nella stessa giornata il Ministero l’ha riaperto perchè, da un primo controllo erano emerse domande che non rispondevano ai requisiti”.

“Il 27 dicembre poi, la procedura è stata riaperta ma solo fino alle ore 17 del 29 dicembre. Parliamo ovvero, solo di 31 ore per fare la domanda e ottenere i contributi di 2.000 euro dopo due anni di chiusure a singhiozzo. Peccato che molti interessati, in questo brevissimo lasso di tempo, non sono neppure riusciti ad accedere alla piattaforma!” dichiara Villani.

“Davanti a questo “pasticcio” che ha suscitato denunce e segnalazioni per gli aventi diritto esclusi, nonché anche un grave malcontento fra i proprietari di strutture extralberghiere non aventi i requisiti per ottenere il contributo, mi sembra doveroso fornire dei chiarimenti, per cui ho interrogato il Ministro Garavaglia” spiega Villani “Inoltre, ho chiesto al Ministero di intervenire il prima possibile in supporto di questa filiera che è in grave difficoltà”.

“Il settore, di fatti, è composto da piccole imprese ma soprattutto da gestori non imprenditoriali di migliaia di strutture extralberghiere, che hanno contribuito al successo delle località culturali e turistiche negli anni. Tale filiera ha sofferto non poco la pandemia e le sue conseguenze: basti pensare che fin dall’inizio dell’emergenza, non ha potuto beneficiare di alcun tipo di contributo, né di defiscalizzazioni e detassazioni”.

“La maggior parte dei proprietari, negli ultimi due anni, ha dovuto comunque far fronte alle rate Imu e canoni fissi delle utenze malgrado i lockdown e le “zone rosse”, lamentando di fatto disparità di trattamento rispetto alle micro imprese destinatarie di ristori. Finora l’intervento ministeriale è risultato certamente utile, ma comunque parziale e dalla gestione discutibile. Mi auguro che il Ministero, dopo la mia interrogazione, possa fare chiarezza e dare risposte in tempi rapidi, al fine di individuare migliori e più efficaci azioni a supporto di una filiera che ora più che mai sta subendo danni a causa delle restrizioni e dell’aumento dei contagi” conclude la Deputata Villani.

“Ringrazio la deputata Villani che ha accolto  la nostra richiesta di chiarezza. Avevamo salutato con molto interesse l’istituzione del Ministero del Turismo ma è necessario ora valorizzare e promuovere un nuovo corso che tenga conto di maggiore sinergia istituzionale con Regioni ed enti competenti e soprattutto con le nostre associazioni di categoria – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito – Auspichiamo che il Ministro Garavaglia chiarisca in relazione a quell’iniziativa che per la prima volta teneva conto della nostra categoria ma è necessario tutelare e strutturare la filiera”.

“Va sostenuto il turismo e guardare oltre la pandemia per cogliere tutte le opportunità del nostro appeal italiano all’estero qualificando il comparto in chiavetta eco sostenibile ed accessibile e valorizzando le tante aree interne e borghi oltre che semplificare norme per destinazione turistica degli immobili nelle città d’arte e località turistiche garantendo equilibrio abitativo e flussi turistici “.

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