
L’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” perde un altro pezzo. È stato sospeso – come riporta “Il Quotidiano del Sud” oggi in edicola – il servizio ambulatoriale degli “Accessi Vascolari”, nell’ambito del quale si impiantavano i cateteri venosi centrali a permanenza tipo “PICC”. Si tratta di cateteri fissi che servono per le terapie negli
oncologici, nelle cure palliative e del dolore, nei geriatrici, nelle immunoterapie, nelle trasfusioni e nei pazienti allettati. Un servizio fondamentale per il territorio, dunque, che veniva effettuato nell’ospedale cavese da personale specializzato, che, dopo le direttive di sospendere il servizio provenienti dall’azienda universitaria ospedaliera Ruggi D’Aragona, si limita alla manutenzione del catetere.
Riaprire ospedale da procida come ospedale civile con servizi in guardia attiva h24, 7 giorni su 7. Invece di investire nella sanità si continua a risparmiare
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