“Il luogo da noi indicato non corrisponde affatto, al contrario di quanto si sostiene, a quello dove fu tragicamente colpito il giovane missino nel ’72, luogo dove peraltro da qualche anno esiste un cenotafio – immaginiamo autorizzato- che lo ricorda e dove ogni anno, il 7 luglio, assistiamo a manifestazioni che danno luogo a simbologie e comportamenti di chiara apologia di fascismo”. Mette a tacere le polemiche e rivendica con forza la sua posizione – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – il presidente del comitato provinciale Anpi Salerno che, ormai da anni, porta avanti la battaglia per Largo XXV aprile in città. In questi anni, infatti, diverse le interlocuzioni tra l’Anpi e l’amministrazione comunale che si sono sempre concluse con un nulla di fatto perchè, dinanzi alla richiesta di dedicare una strada ai valori che porta con sè il XXV aprile, il sindaco ha sempre fatto orecchie da mercanti. Il luogo è già stato individuato, nello slargo che si interpone tra l’inizio della salita di via Velia e la perpendicolare via Roma.
Largo XXV Aprile, l’Anpi: “Il luogo individuato non è quello dove fu ucciso Falvella”
24 Gennaio 2022
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