Cinema da ritrovare (di Claudio Tortora)

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Una volta c’era il cinema e con esso i film da guardare. Un appuntamento che era un rito  e che metteva d’accordo tutti.

Perchè si usciva  e ci si programmava una serata all’insegna delle emozioni da vivere e della euforia che accompagnava una serata speciale. Oggi ci hanno tolto anche questo.

Come per magia (ma non solo penso più per interessi) di colpo sono comparse le piattaforme . Assistiamo passivi ed inermi ad una lenta distruzione anche di questa bella favola.

Un film infatti oggi esce nelle sale e dopo una settimana ,quando va bene, sono dati alle piattaforme SHY o Netflix o addirittura  Rai (il  film sui de Filippo) che è stato dato per tre giorni solo a dicembre nelle sale cinematografiche ,per essere poi dato alla Rai che dopo 15 giorni l’ha mandato in onda.

Ora io mi chiedo ,come si fa a non pensare che proseguendo in questo modo ,assisteremo alla chiusura della sale cinematografiche  e quindi alla costrizione ancor di più della gente ,a stare a casa e non uscire neanche per vedersi come si dovrebbe ,una proiezione di una pellicola con tutti i confort di una sala cinematografica.

Negli ultimi anni si dava un tempo almeno di sei mesi un anno ,perché si potesse programmare una prima visione  sulle piattaforme  oggi invece.. ahimè…..

Ma possibile che tutto questo passi sotto silenzio e che nessuno, iniziando dalla politica a finire agli attori stessi non si ribellino.

Non si sente una voce. Segno che sotto c’è un ulteriore  affaire tra politica e produzioni.

Che anche in quello che è stato un patrimonio culturale ed umano  si prosegue seguendo una logica del mero  commercio dove gli interessi prevalgono sulla qualità della proposta e su tutto quanto è stato ed è patrimonio culturale ed umano

Perchè non si va a vedere chi sono quelli che reggono i fili di queste piattaforme ?

Chi sono i titolari di queste lobby. Perchè non si fa luce su quanto sta accadendo? Forse perché gli interessi di qualcuno sono conniventi con il potere a cui poco importa se certi valori ed anche certe realtà che sono andate avanti per secoli possano scomparire.

Il danaro spinge tutto verso un appiattimento totale ed un arricchimento personale a svantaggio ripeto della qualità e del lavoro.

Questa nostra Italia sta affondando veramente come una barca senza nocchiero in gran tempesta.

Alziamo la testa e chiediamo di far luce su un altro grande sopruso ed ingiustizia.

Parliamone e se non lo facciamo, saremo anche noi complici di un ennesimo fattaccio che tenta di restare impunito

Meditate gente MEDITATE!!!!!!!!

di Claudio Tortora

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