Finanziamento senza garanzie reali con l’Ente Nazionale Microcredito

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Per coloro che hanno difficoltà di accesso al credito tradizionale, “Microcredito imprenditoriale” può essere di aiuto e risolvere possibili problemi finanziari che per gli effetti della pandemia da COVID-19 possono essersi accentuati.

Microcredito permette a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo, di ottenere un credito bancario anche senza garanzie reali.

I finanziamenti, per sostenere nuovi progetti, idee imprenditoriali ma anche di lavoro autonomo, sono coperti da garanzia Statale e consentono di avere un mutuo chirografario di 40/50 mila euro anche se si ha difficoltà di accesso credito bancario. L’accesso a Microcredito è del tutto gratuito fino all’atto di erogazione del finanziamento.

(L’importo di 40 mila è possibile venga aumentato a 75 mila euro per effetto della modifica apportata dal comma 914 della Legge di Bilancio per il 2022).

L’Importo del credito, accordato per 40.000 euro, può essere elevato a 50.000 se sono state puntualmente pagate le ultime 6 rate e lo sviluppo del progetto finanziato risulta in linea con il raggiungimento dei risultati previsti.

La richiesta di accesso al microcredito è totalmente gratuita (prima di giugno 2020 gli importi finanziabili erano di 25/35 mila euro; ora, come detto innanzi, potrà essere elevato a 75/85 mila euro ma sul sito ancora non risulta).

La durata del finanziamento è di 7 anni, incluso un eventuale periodo di preammortamento ed ha garanzia pubblica per l’80% del Fondo di garanzia per le PMI. Per il restante 20% le banche convenzionate possono richiedere garanzie personali (ma non reali).

La procedura è semplice, basta recarsi in una delle banche convenzionate con l’Ente Nazionale per il Microcredito e presentare la richiesta. Effettuati i necessari controlli la banca apre un conto a favore del richiedente e può assegnare a un tutor (convenzionato con il microcredito) il compito di assistenza e guida per la predisposizione della documentazione necessaria.

Ciò che rileva è la predisposizione del business plan (o piano d’impresa) che consente di effettuare una verifica a priori della fattibilità commerciale, economica e finanziaria dell’idea imprenditoriale.

La prefattibilità permette, quindi, di accertare la validità dell’iniziativa, l’entità del fabbisogno finanziario richiesto e costituirà per l’imprenditore un prezioso strumento di programmazione e controllo della gestione.

Il tutor sarà punto di riferimento anche dopo l’ottenimento del finanziamento per eventuali problemi che si potranno presentare durante i primi tempi della gestione dell’impresa.

 Chi può beneficiare di questa forma di finanziamento?

  • Lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Il finanziamento lo si può utilizzare per:

  • Acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
  • Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
  • Sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale;
  • Ripristino capitale circolante;
  • Operazioni di liquidità;
  • Non per la ristrutturazione del debito.

Le banche convenzionate con l’Ente Nazionale per il Microcredito sono numerose e sul sito dell’Ente è possibile consultarne l’elenco, così pure per l’elenco dei tutor che devono prestare assistenza.

Per contattare l’area credito dell’Ente Nazionale per il Microcredito: telefono 06.86.95.69.00 – Via Vittoria Colonna, 1 Roma 00193.

Luca De Franciscis dottore commercialista

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