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Covid, record di contagi in Russia. In Germania ancora tanti casi

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Livello massimo di rischio epidemiologico per Covid-19. La mappa dell’Europa – che viene pubblicata ogni giovedì dall’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – continua a rimanere di colore rosso scuro. E nonostante ciò, alcuni paesi hanno deciso di rimuovere o alleggerire le restrizioni adottate in questo periodo di lotta alla pandemia. Altri invece hanno deciso di mantenerle o addirittura inasprirle.

Le autorità sanitarie tedesche hanno registrato per la prima volta dall’inizio della pandemia oltre 235mila nuovi contagi giornalieri da Covid-19. Il Robert Koch Institute (Rki), l’ente governativo per il controllo delle malattie infettive, ha riferito attraverso il proprio sito web che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 236.120 contagi e 164 decessi, che portano i totali rispettivamente a 10.422.764 e 118.334.

Il numero di casi supera così il precedente record, registrato mercoledì, quando le autorità hanno confermato 208.498 contagi. E’ la terza volta che nel Paese vengono confermati più di 200mila positivi in ​​un giorno. L’Rki ha inoltre indicato che il tasso di incidenza accumulato negli ultimi sette giorni è di 1.283,2 casi ogni 100.000 abitanti, con 1.067.031 positivi nell’ultima settimana. Quest’ultimo indicatore ha superato il milione di casi martedì, per la prima volta dall’inizio della pandemia.

Secondo i dati del Robert Koch Institute attualmente ci sono circa 2.435.300 casi attivi, mentre si stima che il numero di persone guarite dal Covid-19 sia circa 7.869.200, comprese circa 79.600 guarigioni nelle ultime 24 ore. Per questo, il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, ha affermato lunedì che è prematuro avviare una riduzione delle restrizioni.

La commissione vaccini tedesca intanto ha raccomandato la somministrazione di una quarta dose ai gruppi a rischio. Una decisione presa dopo che i dati recenti hanno mostrato che “la protezione contro la variante Omicron attualmente in circolazione cala entro pochi mesi dal primo richiamo”. La quarta dose del vaccino anti-Covid verrà fornita a tutti gli over 70 e a chiunque sopra i cinque che abbia un sistema immunitario indebolito, oltre che a coloro che lavorano nelle strutture mediche e di assistenza. Il primo paese a dare un secondo richiamo agli anziani e operatori sanitari è stato Israele, il mese scorso, e ora ha ampliato la platea includendo tutti i fragili sopra i 18 anni. A seguire altri Paesi – tra cui Danimarca, Ungheria, Spagna, Cile e Brasile – hanno offerto la quarta dose ai gruppi a rischio.

La decisione non è stata accolta con entusiasmo dall’Organizzazione mondiale della sanità che ha messo l’accento sulla necessità di vaccinare i Paesi in via di sviluppo invece di deviare i vaccini verso le nazioni ricche, che già hanno alti tassi di vaccinazione.

In Germania inoltre il panel indipendente di consulenza per i vaccini, lo Stiko, ha deciso di raccomandare il vaccino Novavax per le persone di età pari o superiore a 18 anni. Le autorità sperano che Novavax, realizzato utilizzando una tecnologia più convenzionale rispetto ai vaccini mRNA che hanno dominato la campagna vaccinale tedesca, possa persuadere alcune persone che finora sono state riluttanti a farsi vaccinare.

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