Covid, la variante Omicron colpisce di più i bambini? Cosa sappiamo finora

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Negli Stati Uniti i ricoveri dei bambini per Covid-19 rappresentano il 5% del totale, un numero quattro volte superiore rispetto a tutte le precedenti ondate della pandemia

Secondo la tendenza nella popolazione generale, però, Omicron sembra meno aggressiva di Delta ed è meno probabile che causi ospedalizzazione o morte. Per questo gli esperti stanno cercando di capire perché la variante abbia portato a un numero così alto di ricoveri nei bambini

Le ipotesi riportate da Nature al momento sono due: la prima legata alla più debole immunità dei bambini a causa delle minori vaccinazioni; la seconda alle mutazioni di Omicron che provocherebbero una malattia diversa e forse leggermente più grave nei bambini rispetto a quella che si manifesta negli adulti

Secondo la prima ipotesi, quindi, l’aumento dei ricoveri sarebbe dovuto alla maggiore trasmissibilità della variante che va a unirsi alla mancanza di immunizzazione della fascia di età 0-12 anni. Queste causano maggiori contagi e, dato che si ammala un numero maggiore di bambini, ne vengono ricoverati di più

Molti Paesi, rileva Nature, non hanno ancora autorizzato un vaccino per i bambini di età inferiore ai 5 anni e alcuni nemmeno per quelli di età inferiore ai 12 anni; in molti Paesi che hanno approvato la vaccinazione per la fascia d’età 5-11 anni, poi, solo una minoranza dei bambini è stata vaccinata

La ragione dell’aumento dei ricoveri, spiega Nature, non starebbe quindi nella maggiore “aggressività” di Omicron nei confronti dei più piccoli. Anzi, i dati mostrano che il rischio di ricoverare un bambino con Omicron è inferiore (da metà a un terzo) rispetto a quando era dominante la variante Delta.

Inoltre, i bambini ricoverati in ospedale non presentano forme più gravi rispetto ad altre varianti, afferma Michael Absoud, specialista al King’s College di Londra: nonostante l’aumento dei ricoveri, i dati preliminari del Regno Unito mostrano che i piccoli hanno richiesto meno interventi medici, come l’uso di ventilatori e ossigeno

La seconda spiegazione possibile, continua Nature, è che le tante mutazioni di Omicron abbiano reso la malattia diversa e forse leggermente più grave nei bambini più piccoli rispetto agli adulti. Ad affermalo è Andrew Pavia, capo di Malattie infettive pediatriche presso l’Università dello Utah

A supporto della sua teoria, Pavia spiega che Omicron infetta le vie aree superiori più velocemente delle cellule polmonari. Se questo indica una malattia meno grave per la popolazione adulta, così potrebbe non essere per i più piccoli

I bambini, spiega ancora, hanno vie aree più “piccole” che, se infettate, possono aggravarsi velocemente. Per questo le infezioni pediatriche delle vie respiratorie superiori a volte richiedono maggiore attenzione rispetto a quelle degli adulti

I bambini generalmente si riprendono da un’infezione acuta con Omicron, ma la preoccupazione maggiore degli esperti è la possibilità che i bambini possano sviluppare un long Covid o la sindrome infiammatoria multisistemica (Mis-C), che potrebbe causare un’ondata di ospedalizzazioni successive

 

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