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Arresti dell’ex pm e della sua compagna: patto corruttivo a danno dei fratelli Rainone

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La Procura di Napoli ipotizza un “patto corruttivo” tra il magistrato Roberto Penna, ex pm a Salerno, la sua compagna avvocato Maria Gabriella Gallevi, gli imprenditori Francesco Vorro, Umberto Inverso e Fabrizio Lisi (ex generale delle Fiamme Gialle). Sono finiti tutti ieri ai domiciliari, nell’ambito dell’indagine del Ros dei Carabinieri di Napoli, coordinata dal procuratore Giovanni Melillo e dai pm Antonello Ardituro e Antonello Fratello. Secondo le indagini – come riporta il sito web salernosera.it – Penna, Gallevi e Inverso avrebbero costretto «Rainone Eugenio, imprenditore ed immobiliarista, e sua sorella Valeria, ad assicurare opportunità lavorative, incarichi professionali, ed altre utilità a Gallevi Maria Gabriella, nonché Rainone Eugenio a promettere di effettuare, previo sopralluogo tecnico, lavori di ristrutturazione presso l’abitazione della stessa Gallevi». Penna «anche al fine di agevolare Vorro Francesco, già Presidente del ReseArch Consorzio Stabile e suo gestore di fatto», avrebbe agito «anche promuovendo e strumentalizzando la pubblicazione di articoli da parte del giornale locale» che «interessassero il gruppo imprenditoriale Rainone». Inverso avrebbe prospettato «insistentemente a Rainone Eugenio l’intendimento del Penna di procedere ad accurate indagini per “fargli male”».

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