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Tifosi granata: “member identity”! Di Antonio Sanges

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Nel corso del campionato 2021/22 ed in tempo di Covid19 la media dei tifosi granata che hanno assistito alle partite casalinghe della propria squadra del cuore, si quantifica in 12.408 unità (Fonte StadiaPostcards)

Nel corso del campionato di Serie A 1998/99 si determinò una media spettatori dei tifosi presenti allo Stadio Arechi pari a 32.286 unità con relativo valore dei “ricavi da stadio” pari a 10.476 mln di euro.

Sempre nel campionato di Serie A 98/99, in termini di presenze, vengono ricordate le seguenti partite: Salernitana – Juventus (36.841 spettatori), Salernitana – Inter (34.787), Salernitana – Milan (34.412), Salernitana-Vicenza (34.331), Salernitana – Roma (33.684).

Le presenze allo Stadio Arechi, hanno determinato nel corso delle stagioni sportive,  “ricavi da stadio” per un valore pari al 18-25 %, del totale del “valore della  produzione” del club granata, determinando un positivo effetto aziendale di “member identity”.

In riferimento a tali “dati” i tifosi della Salernitana, con il proprio “know how” e grazie all’effetto “lovemark”, potrebbero contribuire a motivare e supportare il club granata,  nella determinazione di “nuove strategie aziendali” e di “nuovi ricavi” in termini di marketing  e merchandising.

Il titolo dello striscione “Ammore overo”, (apparso nella Curva Sud dello Stadio Arechi, in occasione della partita con la Juventus), potrebbe essere tematica per la realizzazione di un progetto di “brand marketing” e “member identity”.

In termini aziendali, tale striscione , risulta essere anche  elemento di riferimento,  per rilevare una maggiore “fidelizzazione” dei propri tifosi verso la squadra del cuore. Riguardo il concetto di brand marketing, per la community granata, qual è il “ritorno socio economico” della Salernitana in serie A?

Applicando il metodo “ROI” (Return on Investment), si può valutare l’impatto sociale, economico ed ambientale che il club granata, determina sul territorio di riferimento. La partecipazione della Salernitana al campionato di serie A, rileva  un interessante “fattore di attrazione turistico” per la città di Salerno ed il suo territorio.

Il passaggio della Salernitana dal campionato di serie B a quello di massima serie, anche  in tempo di Covid19, determina, in termini di “ricavi turistici”, un aumento dei seguenti “indicatori”: spese voluttuarie, ristoranti, alberghi e strutture ricettive, spesa media pro capite dei tifosi in trasferta, altre forme di ristorazione .

Le “ricadute economiche” della partecipazione al campionato di serie A vanno ad  accrescere il valore del  “brand” e la visibilità a livello nazionale della nostra città e delle due costiere (amalfitana e cilentana), con la relativa affermazione dei rispettivi aspetti culturali e tradizionali del nostro territorio.

La sinergia “sport e territorio” (come ai tempi della partecipazione al campionato di serie A 98/99) sicuramente quantifica interessanti strategie di “marketing turistico” che inevitabilmente faranno aumentare il Pil della nostra città.

Ma il progetto aziendale “vincente” che dovrebbe attivare la “governance granata”, riguarda il “coinvolgimento” dei propri tifosi nella vita sociale del club, attraverso la cessione a quest’ultimi, di una “percentuale minima” del 1-5% del capitale sociale.

Tale strategia societaria, potrebbe essere il giusto riconoscimento, nei confronti della tifoseria granata che, nel corso degli anni ha sempre manifestato ampia fidelizzazione al brand granata.

Salernitana: strategia tifosi “member identity”?

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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