Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza “la pandemia non è finta e ci sono numeri di circolazione virale significativi” ma “dobbiamo avere fiducia nella scienza: se siamo in una fase diversa è grazie alla campagna di vaccinazione”, ha affermato
Secondo il ministro l’utilizzo “delle mascherine è e resta essenziale: sono ancora obbligatorie al chiuso e le raccomandiamo all’aperto se ci sono assembramenti”. Sulla possibilità di eliminarle al chiuso da maggio “valuteremo la curva epidemiologica, dopo Pasqua decideremo sul loro utilizzo, ma in questo momento raccomando di usarle perché la circolazione virale è ancora molto alta”
D’accordo sul mantenerle in determinati contesti anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. “È finita l’emergenza ma non è finita la pandemia“, ha detto. “In certi contesti come il trasporto pubblico, cinema e teatro, credo che la mascherina conferisca una protezione assolutamente importante e fondamentale, io continuerò ad indossarla”
“Le mascherine offrono indubitabilmente un vantaggio nei luoghi chiusi come i treni a lunga percorrenza, gli aerei, spettacoli cinematografici e teatrali. Detto che la scelta verrà presa del governo fra qualche giorno, credo che il vantaggio che deriva dall’uso delle mascherine superi di gran lunga il disagio minimo che l’indossarle provoca”, ha dichiarato Locatelli
Le mascherine “vanno usate quando serve, come gli occhiali da sole. Toglierle dal primo maggio è una scelta impegnativa. Aspetterei ancora un po’ e vedremo gli effetti della Pasqua per capire la situazione epidemiologica, ma a me queste festività preoccupano. C’è un eccessivo senso del liberi tutti”, ha affermato il virologo Fabrizio Pregliasco
Concorda con questa linea anche l’immunologa Antonella Viola: “Se la situazione epidemiologica resta quella che è adesso, sicuramente non sarà saggio togliere le mascherine a fine aprile”, ha affermato. “Il virus non è scomparso, continua a circolare e non abbiamo idea di quello che accadrà, di come si presenterà a settembre-ottobre”
Interviene nella discussione anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “L’unica riflessione è sulle mascherine al chiuso se toglierle completamente o mantenerle in alcune circostanze“, ha dichiarato
“Sulle mascherine credo che gli italiani in questi due anni abbiano maturato una consapevolezza e una responsabilità molto diversa rispetto a due anni fa. Faccio l’esempio delle mascherine all’aperto: nonostante abbiamo tolto l’obbligo ormai da due mesi continuiamo a vedere cittadini che continuano a indossarla”
“Per quanto riguarda le mascherine all’interno possiamo trasformare l’obbligo in una raccomandazione. Dopodiché ci possono essere particolari situazioni come nel trasporto, nelle metropolitane, negli autobus, nei treni, dove forse conviene mantenere l’obbligo delle mascherine ancora per un po’ visto che il numero dei contagi è ancora alto”, conclude Costa
Sulla possibilità di prorogare l’obbligo al chiuso si interroga Andrea Crisanti, direttore di Medicina molecolare a Padova. “Bisogna che le persone fragili e chi sta loro vicino le usino sempre e comunque. Ma per gli altri bisogna chiedersi se questa misura abbia un impatto sulla diffusione di Covid e di quale entità. Io ritengo che sia trascurabile”