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Orgoglio Genea Lanzara al rientro della Final Six Promozione

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La Genea Lanzara ha fatto sognare. Ne “La Casa della Pallamano” di Chieti i salernitani cari al presidente Domenico Sica hanno ribaltato ogni pronostico sfiorando addirittura l’accesso alla massima serie.

I PlayOff Promozione hanno dimostrato che la ‘terribile banda di ragazzi’ allenata da coach Manojlovic non è giunta all’appuntamento per caso ma, anzi, che i salernitani posseggono tutte le carte in regola per giocarsela con le ‘più grandi’, sia anagraficamente sia per esperienza parlando.

La Genea Lanzara di certo non partiva con il vento a favore, considerando l’esito del sorteggio che ha visto i rossoblu inseriti nel raggruppamento con le capoliste Malo. Eppure, i salernitani hanno chiuso addirittura al primo posto il proprio girone eliminatorio, perdendo di misura contro Malo (34-33 il finale) e vincendo, invece,  di ben sei reti contro la corazzata Cingoli (38-32 il finale), squadra retrocessa nella passata stagione e costruita, dunque serie candidata, per risalire immediatamente in Serie A Beretta.

I cingolani, però, hanno dovuto alzare bandiera bianca contro una Genea caparbia, volenterosa, pratica che ha mandato in visibilio il pubblico conquistando l’accesso alla semifinale.

Qui i campani hanno incontrato la Pallamano Romagna, una partita da dentro o fuori che avrebbe assegnato una delle due promozioni nel massimo campionato. La Genea ha pagato un inizio contratto (8-2 il parziale), ma è riuscita a risalire la china impattando sul 10-10 chiudendo poi il primo tempo sotto di quattro reti. Il Romagna è restato avanti nel punteggi ma i salernitani, mai domi, ancora una volta hanno recuperato il divario e sul 26-26, ad otto minuti dalla fine, hanno avuto la possibilità di mettere il naso avanti.

Al 29’ del secondo tempo la Genea, con Vulic – miglior marcatore nelle fila dei rossoblu con quaranta segnature complessive – trova la rete del 29-28, ma l’ ultimo giro di orologio è fatale con gli emiliani che, quasi allo scadere, realizzano dai sette metri con l’ esperto Tassinari il gol che vale il 30 – 28 finale.

Insomma, un percorso davvero esaltante per i salernitani che hanno lasciato Chieti ricevendo numerosi attestati di stima e congratulazioni.

“Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi – dichiara il tecnico Nikola Manojlovic – per quanto fatto in questa Final Six, per come hanno giocato. Ma davvero tanto orgoglioso. Dietro questo risultato c’è un anno di duro lavoro, sacrificio, sia da parte dei ragazzi che della società. I miglioramenti si sono visti, sono evidenti. Siamo arrivati a Chieti con poche chances, le altre squadre non ci calcolavano, vedevano un ‘baby club’ eppure abbiamo dimostrato che non è affatto così, ci siamo fatti valere sorprendendo positivamente tutti.

In tutta la manifestazione abbiamo pagato degli inizi di partita, contratti, dovendo sempre rincorrere. Per poco non abbiamo fatto risultato contro Malo, ma la grande prova contro la favorita Cingoli ci ha consentito di chiudere addirittura primi il girone. In semifinale, però dove ci si gioca tutto un break iniziale a sfavore lo paghi e te lo porti dietro per tutto il match eppure, nonostante ciò, siamo stati bravi a risalire la china e potevamo andare addirittura in vantaggio.

Insomma è andata così – conclude Manojlovic – quanto fatto in questa Final Six ha caricato ulteriormente l’ambiente ed alzato il morale di tutti. Chiudiamo questa esperienza, guardiamo al prossimo anno con l’obiettivo di migliorarci e dimostrare ulteriormente che, una squadra di giovani, è cresciuta tanto.

Ora, dopo un paio di giorni di riposo, ricarichiamo le batterie e, con la maggior parte di questi ragazzi, ci prepariamo alla Final Eight Scudetto Under 20, in programma sempre a Chieti dal 2 al 5 Giugno”.

 

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