Navigator Campania: di nuovo ostaggi di un tira e molla tra Stato e Regioni

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A seguito dell’incontro tra il Ministro del Lavoro ed i sindacati NIdiL CGIL, FeLSA CISL e UILTemp del 27 aprile u.s., tenutosi al termine della manifestazione organizzata a Roma davanti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le parti giungevano all’accordo che prevedeva, dopo scadenza del contratto il 30 aprile, un periodo di stop di due – tre settimane e la ricontrattualizzazione di tutti i 1790 navigator.

Per la prima volta dal 2019 il contratto dei navigator non avrebbe avuto continuità, ma sarebbe stato interrotto per poi riprendere alle medesime condizioni. In virtù di ciò, venendo a mancare il vincolo di collaborazione ed in attesa della ricontrattualizzazione, già la sera del 30 aprile ANPAL Servizi ha proceduto alla disattivazione dei vari account aziendali (e-mail, casella cloud, Teams) e a partire dalla seconda decade di maggio le varie sedi territoriali hanno convocato i singoli collaboratori per la restituzione delle apparecchiature informatiche e telefoniche (tablet e smartphone) aziendali.

L’intesa tra il Ministro del Lavoro ed i sindacati del 27 aprile ha trovato attuazione il 17 maggio scorso, con l’emanazione da parte del Governo del D.L. 50/2022 (decreto “Aiuti”), che all’articolo 34 stabiliva la ricontrattualizzazione dal 1° giugno al 31 luglio 2022, alle medesime condizioni «del personale già selezionato mediante procedura selettiva pubblica ai sensi del D.Lgs. 4/2019 (…)» oltre che per l’assistenza tecnica legata al RdC «anche per attività connesse all’attuazione del “programma GOL”». La novità contenuta nell’articolo su citato era dunque doppia: spariva il termine navigator in riferimento ai collaboratori da ricontrattualizzare, che per la prima volta venivano associati potenzialmente anche ad un altro programma di Politica attiva del lavoro, il GOL appunto. Di fatto, era il primo passo verso un maggior riconoscimento delle professionalità con conseguente utilizzo più razionale delle risorse.

L’indomani, 18 maggio, ANPAL Servizi ha avviato le procedure di ricontrattualizzazione per tutti i contratti scaduti il 30 aprile. Ma, mentre le stesse in tutte le regioni italiane si concludevano regolarmente il 27 maggio, a tale data nessuna informazione giungeva ai collaboratori della Campania, rimasti gli unici a non aver ricevuto da ANPAL Servizi la copia del contratto da sottoscrivere.

Solo nella tarda notte del 30 maggio i campani hanno ricevuto sulle loro e-mail private (non disponendo più di un account aziendale) le istruzioni riguardanti la copia del contratto da firmare entro le ore 16:00 del giorno dopo, con la precisazione in una nota che ad oggi la Regione Campania ha manifestato la propria indisponibilità ad utilizzare le prestazioni dei navigator. Pertanto, il presente contratto sarà efficace dal momento in cui la Regione darà la sua disponibilità”Il contratto in questione  risulta infatti uguale a quello degli altri colleghi di tutta Italia, tranne che per un aspetto fondamentale: al punto 12 ANPAL Servizi ha vincolato l’efficacia del contratto «all’effettivo svolgimento delle attività di assistenza tecnica presso la Regione». Al momento della redazione di questo documento, però non è giunta alcuna comunicazione sulle attività da svolgere.

La Campania e ANPAL Servizi sono legate da una Convenzione per l’assistenza tecnica nella gestione del Reddito di Cittadinanza, che scadrà a fine anno, e il decreto “Aiuti” attribuisce una discrezionalità agli Enti Regionali solo per un utilizzo dei collaboratori ANPAL Servizi successivo ai due mesi del contratto in questione, per i quali non è fissato alcun placet della Regione. A meno che la stessa non abbia già completato il Piano di rafforzamento dei Centri per l’Impiego, traguardo che in Campania è ben lontano.

Tale situazione ha collocato i navigator campani in un inquietante “limbo”. Senza una nuova comunicazione sull’efficacia del contratto da parte di Anpal Servizi, i navigator campani resteranno non operativi e privi di retribuzione.

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