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Costa d’Amalfi, presenze turistiche trainano economia: è boom più del 2019

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Si impennano le presenze turistiche in Costa d’Amalfi a maggio 2022. Neppure nel 2019, ultimo anno di piena turistica prima della pandemia, si erano registrate tante presenze. La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare preme facendo aumentare la richiesta di soggiorni per il primo week-end di giugno.

Il mese di maggio 2022 è partito col 38,8% di saturazione dell’offerta turistica rilevato lunedì 2 e si è concluso con una occupazione media del 73,4% al 31 maggioNel 2019, l’anno del boom prima delle limitazioni del 2020 e del 2021, l’occupazione massima dell’offerta turistica per lo stesso mese era stata inferiore, raggiungendo come valore di picco il 45,6%.

Il presidente dell’Associazione Distretto Turistico Andrea Ferraioli dichiara: “ci aspettiamo una stagione di alti numeri. Oltre alle presenze, stiamo raccogliendo anche dati previsionali che ci parlano di una grande ondata di turisti in arrivo, superiore alle stagioni pre-pandemicheL’appello del Distretto Turistico a tutti gli attori del territorio è di metterci a tavolino con i dati alla mano e coordinarci per affrontare questa ondata. Occorre pianificare e aiutarsi o rischiamo di aggravare problemi già esistenti. Rischiamo un’emergenza nei trasporti pubblici. Ad esempio, dovremmo cercare di trovare un accordo sull’ordinanza che impone la circolazione a targhe alterne almeno per garantire il passaggio a chi ha l’albergo prenotato, ai lavoratori, ad altri mezzi di trasporto pubblico oltre gli NCC. Bisogna prepararsi all’accoglienza con gli infopoint e con ogni servizio che possa aiutare a gestire i grossi flussi in arrivo.

I dati provengono dalla piattaforma Destination Amalfi Coast attraverso la quale l’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi rileva e analizza i flussi turistici e l’offerta ricettiva della destinazione sul web.  Lo studio della differenza tra le offerte di ricettività e affitti brevi disponibili e quelle vendute online nel corso del mese sui canali OTA (Online Travel Agency, i portali turistici), dà la misura della quota di ricettività saturata e di quella rimasta disponibile. Per la prima volta in Costiera viene condotto uno screening stabile del turismo, che sarà aggiornato mensilmente, per dare misura e strumenti di analisi e organizzazione della principale economia della zona.

L’analisi segna per il mese di maggio una curva in netta salita per le presenze turisticheSu base settimanale parla di un’occupazione così registrata:

Il tutto per una occupazione media mensile del 55.8% sull’intero territorio della Costa d’Amalfi.

Su base comunale, la percentuale di occupazione delle soluzioni di ricettività, come ad esempio alberghi e B&B, e affitto breve in relazione al mese di maggio consegna il picco a Positano che raggiunge quasi il 70%, seguono Amalfi, Atrani e Praiano attorno al 60% e poi a seguire tutte le altre località. Ecco il dettaglio:

Tutti pazzi per la Costa d’Amalfi, in parole povere, e in vacanza in questo primo scorcio di stagione nel suo scenario unico a godere di bellezze mozzafiato e dell’enogastronomia nella quale mare e terra si fondono per tradizione.

Per quanto riguarda le presenze future, le premesse sono quelle di una curva in netta salita. Il rilievo dei dati fino al mese di settembre conferma che al momento le strutture ricettive su tutto il territorio della Costa d’Amalfi sono già sature al 54,3% e gli affitti brevi al 59,6%, con picchi del 90% registrati in alcune delle città costiere in questa prima parte di giugno.  Ferraioli sottolinea l’importanza della raccolta dei dati in proiezione futura: “è l’unico modo che abbiamo per creare una strategia di gestione del turismoI flussi di massa di fronte ai quali ci troviamo per il 2022, e che promettono di essere tali anche per i prossimi anni, non possono essere sostenuti da una destinazione come la Costa d’Amalfi. Ancora una volta possiamo dare una risposta facendo rete, con l’obiettivo di andare ad intercettare una domanda turistica più responsabile, più compatibile con un territorio particolare come il nostro”.

Ai dati di previsione rilevati dal Distretto per i prossimi tre mesi, a confermare il forte appeal che sta avendo la Costa d’Amalfi si aggiunge anche un report sull’impatto della Regata Storica sul turismo della Costiera amalfitana, che ha analizzato la domanda turistica. In questo caso i dati provengono dal Travel Data Lake, il più grande hub digitale sul turismo sviluppato dal Gruppo Zucchetti in collaborazione con Lybra Tech.

Secondo i dati sulla finestra di soggiorno, che indicano le date di check-in più richieste dai turisti, si è visto distintamente nel primo fine settimana di giugno un picco di domanda per la Costiera amalfitana. La pressione della domanda su giovedì 2 giugno, giorno di picco massimo, è stata del 34% più alta rispetto al giovedì precedente (26 maggio) e del 38% più alta rispetto a sabato 28 maggio.

Nel report si legge: “La concomitanza della Regata Storica con la Festa della Repubblica italiana ha indubbiamente generato un forte impatto sulla visibilità dell’evento e sul turismo della Costiera, grazie soprattutto al lungo ponte che ha permesso agli italiani di disporre di un week-end lungo. La domanda turistica per la Regata Storica, tuttavia, ha avuto una forza propria. L’episodio che ha sostanzialmente stimolato le intenzioni di viaggio verso la Costiera è stato l’ufficializzazione della data del palio”.

L’analisi prosegue sottolineando: “Da lì in poi le ricerche di soggiorno per il 3-5 giugno hanno avuto una tendenza crescente, con un tasso di crescita molto più forte da metà aprile (indicativamente, dal periodo di Pasqua) in poi.  Si segnala, in particolare, che dal 25 aprile in poi è cresciuta soprattutto la domanda dei turisti italiani”. Questi dati a fine giugno saranno incrociati col rilievo delle presenze.

Per quanto riguarda il turismo estero, anche in questo caso dati interessanti provengono dal report di Lybra, che passando poi alla composizione del mercato così elenca: “Il mercato estero ha decisamente un peso maggiore (64,8%) rispetto a quello domestico (35,2%)Dopo gli italiani, i turisti statunitensi sono quelli che hanno avuto un maggior peso nel periodo 1-5 giugno. Rappresentano il 18,6% di coloro che hanno cercato un pernottamento in questo periodo, con un trend di crescita del 15% nei due mesi precedenti l’evento. La seconda nazionalità estera più attiva è stata la Germania (9,8%); seguita da Regno Unito (8,1%), Francia (2,5%) e Canada (2,5%). 

Inaspettatamente, appare anche il mercato cinese, con un peso sul totale dell’1,0%. I dati sulla permanenza media confermano la tendenza del week-end lungo, non solo tra gli italiani. Considerando che le date di check-in più selezionate sono state il 2 giugno e il 1° giugno, la permanenza media dei soggiorni cercati dai turisti è stata di 3,5 notti. Vi sono differenze tra le varie nazionalità: gli italiani, come i tedeschi e i francesi, hanno scelto soggiorni con una permanenza media di 2,7 notti; dato che aumenta per gli inglesi (3,6 notti), i canadesi (3,5 notti) e gli statunitensi (3,2 notti).”

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