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Salerno perde un altro pezzo di storia: addio a Gigino Soldi presidente dei “Nettuniani””

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Salerno perde un altro pezzo della sua storia. Se n’è andato Gigino Soldi, che è stato un punto di riferimento in città per un’intera generazione, quella di tanti ragazzi che per un decennio (dal 1967 al 1977) avevano fatto del “Nettuno”, il bar del lungomare Trieste la loro base operativa dove crescere, imparare, sperimentarsi e divertirsi.

Gigino Soldi era il “presidente” dei “Nettuniani”. E i suoi ragazzi di allora – tra i quali, l’imprenditore Adolfo Gravagnuolo, l’assicuratore Salvatore Fruscione, l’ex ristoratore Gino Senia, l’ex calciatore granata Mimmo Gentile, il massaggiatore Salvatore Carmando, l’artista Nello Ferrigno –  l’hanno voluto ricordare con un commovente manifesto comparso sui muri del centro di Salerno, in particolare nella zona dove si sono radunati per un decennio.

Ecco il testo: “Addio Presidente: grazie e tante volte ancora grazie. Passeranno anni e anni, un giorno si chiederanno il perchè del Nettuno. Perchè dei giovani mutarono  tutte le regole obsolete e superate di vita comune? Quei giovani non si rifecero a modelli di vita politica  sociale che erano di moda in altri Paesi e anche nel nostro Paese.

Sei stato il “maestro” dell’uguaglianza, della libertà e del rispetto.

Quei giovani seguirono i Tuoi insegnamenti: mettere l’uomo al centro  del rapporto umano con chiunque.

Dall’operaio allo studente, dal professionista all’intellettuale, dallo sportivo al politico, dall’imprenditore al disoccupato, ci unisti tutti su nuovi valori di vita comune“.

 

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