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Contagi Covid durante le vacanze estive: ecco come ci si deve comportare

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È tempo di vacanze per milioni di italiani. Quest’anno i contagi da Covid-19 sono però tornati a crescere proprio a ridosso delle partenze, spinti dal diffondersi della variante Omicron 5. La possibilità di risultare positivi durante le ferie non è remota: cosa fare in questi casi?.

Il portale Viaggiare Sicuri della Farnesina – come riporta il sito web tg24.sky.it – ricorda che “l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa e che i Paesi di destinazione possono tuttora adottare misure restrittive, anche estemporanee”.

Chiunque intenda viaggiare verso l’estero deve poi considerare “che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario”. La positività al coronavirus durante una vacanza ha conseguenze diverse a seconda del Paese in cui ci si trova,

Si consiglia quindi di controllare sempre con attenzione quale normativa sia vigente nel Paese in cui si è deciso di andare in vacanza. Se si rimane all’interno dei confini nazionali vale la regola per cui il soggetto positivo è tenuto all’isolamento, che sarà di 7 giorni per chi è vaccinato con dose booster e per chi ha completato il ciclo vaccinale – due dosi – da non più di 120 giorni. Per tutti gli altri, l’isolamento è di 10 giorni.

L’isolamento finisce se, trascorsi i termini di 7 o 10 giorni, il tampone di controllo è negativo.

Per i viaggi in ogni altro Paese bisogna invece far riferimento alle regole sanitarie nazionali. Ad esempio, nel Regno Unito l’obbligo di isolamento per i soggetti positivi è caduto già dallo scorso febbraio ed è quindi una scelta discrezionale. Quasi tutti gli altri Stati contemplano ancora forme di isolamento in caso di positività, anche se modulate sulle eventuali vaccinazioni effettuate e sulla sintomaticità.

In Francia l’isolamento, per chi ha ricevuto tre dosi di vaccino, è di 7 giorni come in Italia. Si può però interrompere dal quinto giorno in caso di tampone negativo. In Spagna non c’è invece alcun obbligo di isolamento per le persone asintomatiche, che dovranno però indossare sempre la mascherina per 10 giorni ed evitare contatti con persone fragili o luoghi affollati.

Dato l’aumento dei casi Covid in tutto il mondo, diverse compagnie assicurative offrono ai propri clienti alcune polizze che coprono eventuali spese connesse all’insorgere della positività in vacanza.

EuropAssistance, ad esempio, offre la garanzia Covid Protection, che dà diritto a un prolungamento del soggiorno per un massimo di 15 giorni e il rimborso delle spese di vitto e alloggio.

L’assicurazione Si viaggiare di Reale Mutua, con la garanzia Rimborso, copre le spese mediche da sostenere all’estero in caso di positività al coronavirus. La garanzia Assistenza Persona prevede invece la possibilità di prolungare il soggiorno. Offerte simili sono anche quelle di Allianz Assistance e AXA Assicurazione Viaggio. È quindi sempre consigliabile verificare tra le varie compagnie assicurative quale propone un pacchetto che copre le esigenze più vicine alle proprie.

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