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Covid, anestesisti italiani: “Terapie intensive non sono sotto pressione”

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Il leggero aumento dell’occupazione delle terapie intensive Covid, arrivato al 4% a livello nazionale secondo i dati Agenas, “non ci preoccupa, non c’è pressione come in altri periodi, ma siamo invece osservano con molta attenzione l’aumento dei ricoveri Covid in ospedale. Siamo in condizioni di dire che questo picco di contagi non sarà tale da mettere in crisi le rianimazioni ma temo, e non lo possiamo escludere, che potrà invece mettere in crisi il resto dell’attività ospedaliera a cui collaborano gli anestesisti, soprattutto quella chirurgica”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac).
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