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Mattone in Campania: Salerno tra le città più care dove comprare casa

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Rispetto al primo semestre del 2021 il mercato immobiliare campano performa bene, con aumenti percentuali sia nel mercato delle compravendite sia, soprattutto, in quello delle locazioni. L’Osservatorio semestrale di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, curato da Immobiliare.it Insights, evidenzia infatti un aumento anno su anno dello 0,8% per gli immobili in vendita e del 2,1% per quelli proposti in affitto.

I trend regionali

Prendendo in esame il settore delle compravendite, comprare una casa in regione costa di media poco meno di 2.000 euro al metro quadro, in aumento anche rispetto al primo trimestre del 2022 (+1,4%). Sebbene rispetto al 2021 lo stock delle abitazioni invendute sia in calo del 7,7%, anche la richiesta mostra un segno meno importante (-9,2%) e non a caso, se si va ad analizzare il raffronto tra i primi due trimestri del 2022, l’offerta torna a salire (+2,2%). È il mercato delle locazioni a mostrare una vera ripresa con prezzi quasi ovunque di segno più e uno stock di case disponibili in netto calo (-32,7%) anno su anno a fronte di un interesse verso la possibilità dell’affitto in crescita del 33,6%.  Trend che si mantiene costante anche nel secondo trimestre dell’anno rispetto a quello immediatamente precedente.

I trend delle compravendite per città e province

L’andamento generale della regione nei primi sei mesi del 2022 evidenzia una tendenza positiva rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con l’eccezione del comune di Salerno che perde l’1,9%. A performare meglio è Caserta, comune e provincia, che guadagnano entrambi oltre il 3%.

Le città più care dove acquistare un immobile in Campania rimangono Napoli e Salerno, tutte e due oltre i 2.500 euro al metro quadro, e abbondantemente sopra la media di regione. Il semestre mostra una domanda di immobili ferma o in negativo su tutto il territorio e solo la provincia e il comune di Caserta mostrano dei segnali di ripresa nel secondo trimestre del 2022. Di contro lo stock, per gli strascichi della pandemia, presenta ancora segno meno anno su anno, con l’eccezione del comune di Benevento, dove la disponibilità di case è aumentata del 38,1%, e di quello di Salerno, al +3,3%.

Mercato delle locazioni in fermento

I dati emersi dall’analisi rivelano un mercato delle locazioni più movimentato. Prezzi stabili o in aumento quasi ovunque, in negativo solo le province di Avellino (-1,3%) e Benevento (-6,2%) nel confronto con il primo semestre del 2021. In tutta la regione la disponibilità di immobili in locazione è in netto calo rispetto allo scorso anno, segno che molti immobili sono stati affittati con successo. In accordo con questa evidenza il dato della domanda che mostra segno più in tutte le zone con l’eccezione del comune di Benevento al -23,5%.

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