Bonus 200 euro a rischio? Cosa succede con la crisi di governo

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Il governo Draghi potrebbe concludersi nei prossimi giorni, diversi mesi in anticipo sulla fine della legislatura. La caduta dell’esecutivo potrebbe significare l’interruzione del programma di governo, mettendo a rischio tutte quelle manovre e provvedimenti ancora non completamente attuati. Molti cittadini si chiedono se tra questi potrebbe esserci anche il bonus 200 euro

Il bonus 200 euro è stato introdotto con il dl Aiuti ed è previsto per lavoratori dipendenti, lavoratori domesticistagionalidisoccupatipensionati e beneficiari del reddito di cittadinanza. È una misura pensata per aiutare le famiglie contro il caro energia e l’inflazione

Oltre a rientrare in una delle categorie beneficiarie, per avere accesso al bonus bisogna avere anche un reddito inferiore ai 35mila euro annui. La copertura stanziata per questo contributo è di 6 miliardi di euro

Ma il bonus 200 euro è davvero a rischio con la crisi di governo? In realtà no, la misura non verrà annullata neanche con la caduta dell’esecutivo, come invece potrebbe accadere per altri provvedimenti come il taglio del cuneo fiscale

La differenza con le altre iniziative del governo a rischio è che il bonus è già stato ratificato e approvato nel dl Aiuti, quindi la sua erogazione verrà portata a termine anche se il governo dovesse cambiare

Oltretutto, per alcune categorie è già arrivato: è il caso, per esempio, dei pensionati che lo hanno ricevuto con il cedolino di luglio. Potrebbe essere già arrivato anche per qualche lavoratore dipendente, nonostante la maggior parte lo riceverà con lo stipendio di luglio e quindi a fine mese, se non all’inizio di agosto

Erogazione a luglio anche per beneficiari del reddito di cittadinanza e lavoratori domestici. Discorso diverso per titolari di Naspi, disoccupati e beneficiari dell’ex indennità Covid, che riceveranno il bonus a ottobre, ma sempre senza nessun rischio: il decreto è stato definitivamente approvato in Senato e quindi il bonus arriverà a tutti coloro cui spetta

L’unico nodo da sciogliere rimane quello riguardo lavoratori autonomi e professionisti. Anche queste categorie aspettano il bonus, ma non è chiaro quale sarà l’importo spettante e quando verrà erogato

Autonomi con partita Iva e professionisti attendono ancora il decreto attuativo dei ministeri del Lavoro e dell’Economia, provvedimento in ritardo di un mese (doveva essere varato entro il 17 giugno). Il fondo da 500 milioni però è già stato stanziato, e i ministeri continueranno a lavorare anche in caso di un nuovo governo

L’unica differenza che potrebbe scaturire dalla crisi di governo attuale è la mancata estensione del bonus. Sulla carta non c’è nulla, ma il governo aveva ipotizzato la possibilità di estendere il contributo anche ai mesi di agosto settembre. Ipotesi che potrebbe naufragare se a Palazzo Chigi dovesse insediarsi un nuovo esecutivo

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