
400 migranti, provenienti da diversi paesi centroafricani, sono sbarcati lunedì nel porto di Salerno. La Caritas di Salerno, con i suoi operatori, è stata presente nelle fasi della prima accoglienza, attraverso la fornitura di generi di prima necessità: acqua, tè, merenda e succhi. Successivamente, grazie alla generosità dell’
Associazione L’Abbraccio Onlus, che ha fornito circa
400 pasti, e della
Country House Villapiana, nella persona del Sig. Giovanni Pierri e dei figli, che hanno donato altri
400 pasti e il panificio “
I fornai” con oltre
500 panini, è stato possibile provvedere anche al pranzo e alla cena per tutti e, in particolar modo per i circa 90 migranti che sono rimasti temporaneamente a Salerno, anche il pranzo per il giorno seguente.
La Caritas di Salerno, per affrontare l’emergenza, ha fornito oltre 4500 bottiglie d’acqua, 1000 bottiglie di tè, succhi alla frutta, latte, 1000 merendine dolci e salate, vestiario e intimo. Per il grande sforzo e l’impegno profuso – si legge in una nota pubblicata sul loro sito web – il direttore Don Flavio Manzo, ringrazia tutti i volontari e gli operatori che, anche in condizioni difficili, hanno affrontato l’emergenza con grande spirito di servizio. “Un grande grazie anche a chi ha dimostrato fattivamente la propria generosità, fornendo i pasti per questi fratelli bisognosi”.
Meno male noi cittadini salernitani ci preoccupiamo proprio di questo, se i migranti sbarcati senza permesso e senza quarantena sono ben trattati e nutriti. È proprio un pensiero fisso di noi salernitani, tant’è che non andiamo a dormine se ce un migrante non sfamato.
Questo nobile pensiero si chiama carità, (parola forse sconosciuta a molti), esattamente il contrario di indifferenza e razzismo, questi sì pensieri fissi che lasciano invece ben dormire.