Orlando ha insistito per inserire la proroga nel decreto, ma alla fine “non si è trovato il necessario consenso“. Il ministro ha dichiarato che la questione verrà riproposta in sede di conversione del testo in Parlamento
SUPERBONUS – C’è poi il nodo del Superbonus. Costruttori e vari esponenti della politica hanno spinto perché il decreto risolvesse una delle questioni ancora aperte, quella della responsabilità solidale del trasferimento del credito
È un aspetto che rischia di paralizzare un mercato in cui gli investimenti continuano a correre. Nel mese di luglio quelli ammessi a detrazione sono saliti sfiorando i 40 miliardi, con poco meno di 44 miliardi di ‘sconti’ fiscali già prenotati
Si guarda adesso a cosa farà l’Agenzia delle Entrate, che con una sua circolare ha di fatto introdotto la “responsabilità in solido del fornitore e dei cessionari”. Sul 110% c’è poi il problema di fondo delle risorse complessive: nonostante la continua corsa alle detrazioni, gli stanziamenti sarebbero esauriti già da tempo
EXTRAPROFITTI DELLE IMPRESE CHE PRODUCONO ENERGIA – Caldo è anche il tema degli extraprofitti delle aziende. La stretta in realtà è stata annunciata, ma restano ancora punti bui. Il problema sono i mancati incassi dalla tassa del 25% sui profitti delle aziende produttrici di energia. A giugno sono state registrate entrate per appena 1,23 miliardi di euro, a fronte dei 10,5 attesi dal governo
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