Luci d’Artista, bando deserto: niente installazioni d’autore, rischio ridimensionamento

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La gara d’appalto per l’edizione numero 17 di Luci d’Artista a Salerno, relativa  al noleggio, l’acquisto, il montaggio, lo smontaggio e la manutenzione delle opere luminose è andata deserta.

Nessuna offerta – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – è arrivata a palazzo di città in risposta al bando di gara triennale pubblicato solo lo scorso 20 luglio e dal valore complessivo di 3.608.697 euro oltre Iva (1.482.600 euro per il 2022).

Luci d’Artista, almeno così come la kernesse era stata immaginata dal Comune di Salerno, non si potrà tenere. Sembrano destinate a rimanere nel cassetto le opere griffate del progetto realizzato da Ondesign, lo studio torinese di architetti associati di Domenico Luca Pannoli e Maria Cristina Milanese individuato per la progettazione dell’evento natalizio 2022.

18 Commenti

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  • ogni tanto una buona notizia … sta a vedere se riusciamo a farci un natale senza ste cazzate che servono solo a incasinare la vita dei salernitani con unico vantaggio di qualche spicciolo in più nelle tasche dei pizzettari!!!!!!! ……. e degli “architetti torinesi …….. vi siete laureati per fare …. “le giraffe”!!!!!!!!!!!!!???????????? complimenti!

  • Speriamo non si faccia, uno degli eventi più stupidi mai visti. In altri paesi mettono le decorazioni ma di contorno a eventi, grandi mercatini di natale e spettacoli. Voi le luci per i 4 paesani che vengono per non spendere 2 euro tanto a tener la testa alzata un’oretta non costa niente. Per non parlare dei disagi ai cittadini con un organizzazione degna delle scimmie.

  • 3 milioni e mezzo da spendere, ricadute effettive sulla cittadini pochi spiccioli, altrimenti il comune non sarebbe in rosso. Chi dice il contrario ha un b&b o una cuopperia e pensa a se stesso, non alla collettività. Io con i miei soldi non devo pagare i vostri stipendi e beccarmi pure i disagi

  • ennesimo flop delle amministrazioni (regionale e comunale) che adesso chissà a chi daranno la colpa…
    Diranno che è una conseguenza dell’aumento spopositato dei prezzi delle materie prime dovuto alla guerra in Ucraina, oppure a causa della caduta del Governo DRAGHI…
    Mi aspetto di sentirne delle belle (o meglio… delle BALLE)

  • Evvaiiiiiii…….buona la prima,speriamo che venga cancellato x sempre questa pagliacciata inutile e dannosa, specialmente in questo momento storico,crisi economica, risorse poche e prezzi alle stelle,virus uno dietro l altro, covid,vaiolo scimmie,zanzara del Nilo, tra qualche anno ci saranno più virus che diventano pericolosi che uomini sulla terra.Quest anni invece delle luci installate le vrasere….che con il costo del gas,tornano utili e in voga.?

  • Tranquilli che il ns. onnipotente riuscirà nell’intento della riuscita della manufestazione.
    p. s. il comune non ha i soldi per mettere in funzione i semafori, per fare una semplice derattizzazione-disinfestazione o per dare i sacchetti di carta per la differenziata e pensano a spendere un milione e mezzo per le luci? Mah!

  • Anche io dico basta. Sistemiamo la città (in particolare il corso V. Emanuele), garantiamo una pulizia da paese civile, ripristiniamo le fontane, risistemiamo il lungomare e i parchi, aumentiamo il livello di sicurezza.

  • Con un dissesto di finanziario acclamato non mi sembra il caso di sprecare soldi pubblici….
    Un po’ di austerity sarebbe opportuna….
    Fermiamo lo spreco di soldi pubblici….

  • Speriamo! Già abbiamo sprecato tanto – con tutto quello speso, quante opere pubbliche si potevano fare?

  • Certo che sono TUTTI “soddisfatti e felici” i cittadini di delucalandia ,basta leggere solo i commenti a questo articolo !(senza contare i censurati)

  • Queste luci sinceramente creano solo confusione e monnezza in quantità, specialmente il sabato e la domenica quando arrivano dalle provincie vicine comitive di zulù in pulman, che si e no spendono 5 euro a testa, rendendo poco piacevole il soggiorno di chi invece pernotta per qualche giorno e che veramente porta un vantaggio per l’economia cittadina.

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