E il 27enne calciatore napoletano, alla sua prima convocazione in azzurro, si è un po’ emozionato, a Radiorai, nel ricordare il proprio percorso: “Non è mai troppo tardi per questa maglia, però te la devi meritare ogni volta e io, che non ho fatto ancora niente e che adesso sono qui, conto di tenermela stretta“.
Mazzocchi è cresciuto a Barra, quartiere difficile secondo lo stereotipo: “In certi quartieri della periferia di Napoli, quando si fa fatica ad arrivare alla fine del mese, magari con una famiglia numerosa, purtroppo tendi magari a fare cose sbagliate, i giovani tendono a seguire questa strada. Mi ha salvato il calcio, devo tanto anche alla mia famiglia che ha sempre fatto tantissimi sacrifici per me, ai miei genitori, ai miei fratelli e alle mie sorelle“.
Ma tanti meriti per essere arrivato fino in Nazionale, Mazzocchi li riconosce anche alla Salernitana: “Voglio ringraziare il presidente e i miei compagni per avermi aiutato a raggiungere questo obiettivo, non è un punto di arrivo ma di partenza. Nel calcio ci deve essere lavoro e sacrificio ma soprattutto divertimento“.
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