A Cava de’Tirreni celebrato San Michele, patrono della Polizia

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Quest’anno la Polizia di Stato ha onorato il Santo Patrono San Michele Arcangelo con una cerimonia liturgica svoltasi all’interno della la Chiesa di San Michele Arcangelo di Cava de’Tirreni (SA). Il rito è stato presieduto da Sua Eccellenza Monsignor Orazio Soricelli, Arcivescovo della Diocesi di Amalfi – Cava de’Tirreni e concelebrato dal cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe Greco.

Alla funzione religiosa, accompagnata dai musicisti Daniele Gibboni e Gerardina Letteriello e dalla voce della soprano Tiziana Maddalluno, erano presenti, insieme al Questore della Provincia di Salerno Giancarlo Conticchio, il Prefetto Francesco Russo, il Sindaco di Cava de’Tirreni Vincenzo Servalli, i Comandanti Provinciali e i rappresentanti delle altre Forze dell’Ordine, i rappresentanti della Magistratura e molte altre autorità civili e militari. Presenti anche le rappresentanze del personale della Questura di Salerno, degli Uffici delle Specialità, dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, dei familiari delle “Vittime del Dovere” e dei “Caduti in Servizio”.

Nell’ambito della cerimonia, nella piazzetta davanti alla chiesa, è stato allestito uno spazio illustrativo curato dagli operatori della Polizia Scientifica, della Polizia Postale e della Polizia Stradale che hanno interagito con una delegazione di alunni della scuola primaria (circa 160 ragazzi). Inoltre, è stata schierata un’auto storica della Polizia di Stato, con la presenza dell’unità cinofila e della pattuglia a cavallo. Al termine della cerimonia religiosa si sono esibiti gli Archibugieri e sbandieratori dell’Associazione Culturale dei Cavalieri della Bolla Pontificia A.D. 1394 di Cava de’Tirreni.

LA STORIA

Il 29 settembre 1949 San Michele Arcangelo fu proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII per la naturale assonanza con la missione assolta con professionalità ed impegno dai poliziotti, chiamati ogni giorno ad assicurare il rispetto delle leggi, l’ordine e la sicurezza dei cittadini e che trova la sua sintesi nel motto “sub lege libertas”.

A questo impegno costante la Polizia di Stato unisce la naturale vocazione al soccorso e all’assistenza pubblica, rappresentata nel suo stemma araldico dalla doppia fiaccola incrociata. La cerimonia religiosa ha sugellato lo stretto legame che sussiste tra i cittadini e le strutture territoriali della Polizia di Stato, rinsaldando la fiducia nell’opera prestata.

Per l’occasione, il Questore Giancarlo Conticchio ha voluto esprimere sentimenti di particolare riconoscenza agli uomini e alle donne della Polizia di Stato per l’impegno quotidianamente profuso al servizio delle istituzioni. Un particolare pensiero è stato rivolto ai caduti in servizio che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del dovere.

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