Salerno, Luci della discordia: esercenti e operatori turistici contro il Comune per i “tagli”

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Sono state già ribattezzate le “Luci della discordia“. La decisione, anticipata  dall’assessore comunale alle Attività produttive Alessandro Ferrara, e confermata ieri mattina dallo stesso sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, di dimezzare, in termini di durata, la kermesse natalizia 2022, ha scatenato dure reazioni da parte degli operatori turistici e del commercio cittadini.

Al Comune di Salerno viene contestata la scelta di contenere le Luci d’Artista nell’arco temporale di un solo mese, causando enormi danni all’intero settore, già messo a dura prova dal caro energia e anche dall’aumento della tassa di soggiorno che dall’inizio del mese di ottobre pagheranno coloro che faranno sosta nelle strutture alberghiere della città.

Il primo cittadino ha difeso la scelta dell’amministrazione adducendo come motivazione anche il fatto che il primo bando per l’installazione delle luminarie è andato deserto e che i tempi per il montaggio sono inevitabilmente slittati.

6 Commenti

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  • Ma non minacciavano di chiudere i pezzentoni per il caro energia? Di che si lamentano adesso? Aspettano ancora la befana? Ahahahaaaaa il peggio deve ancora arrivare altri che lucette attira allodole.

  • Insomma dobbiamo per forza pagare questa pagliacciata cafonata, ancora più dannosa ed inutile poichè solo per un mese, per accontentare e foraggiare coi nostri soldi il carrozzone dei clientes dei de lucra.

  • Insomma dobbiamo per forza pagare questa pagliacciata cafonata, ancora più dannosa ed inutile poichè solo per un mese, il tutto per accontentare e foraggiare coi nostri soldi il carrozzone dei clientes dei de lucra.

  • Ma che pretese del cavolo!

    Non vedo perché debba essere la comunità a pagare le luci e il loro mantenimento per far felici 4 bar e 2 pizzetterie del centro.

    Volete un prolungamento dell’evento? Pagatele voi le bollette per tenere accese le luci e vediamo come vi passa la voglia.

    Ridicoli.

  • Pagassero loro le bollette per le luci allora, così se le guardano per tutto il tempo che vogliono

  • Un giusto compromesso sarebbe che tutti i costi facessero carico per metà al Comune e per metà ai commercianti, ristoratori, strutture ricettivo-turistiche, ecc..
    Anche i costi per i consumi elettrici. Risarcirebbero così il comune (i contribuenti) dei guadagni di quanto tutto (sembrava) andare a gonfie vele

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