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Iervolino: “Io il Berlusconi di Salerno? Nessun parallelismo. No alla A a 18 squadre”

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Una chiacchierata di calcio a 360°, quella di Danilo Iervolino
oggi a “La Politica nel Pallone”, storica trasmissione
radiofonica della Rai condotta e curata da Emilio Mancuso
giunta alla sua ventesima stagione. Il presidente della
Salernitana ha smentito l’eventuale esonero di Nicola in caso
di mancato successo contro il Verona (“Non abbiamo mai
pensato di licenziare o di mettere in discussione il nostro
allenatore. Ci siamo solamente preoccupati di aver giocato
un pessimo calcio contro il Sassuolo”), parlando poi del suo
bomber Dia: “Giocatore incredibile. È un attaccante
pazzesco. Avevo visto delle immagini, ma mi sono fidato del
ds. Ha tutto, è un giocatore completo e un grande bomber.
Cavani è stato un sogno, ma difficilissimo da realizzare – ha
ricordato il presidente, parlando del mercato estivo –
Abbiamo preso contatti e poi siamo andati su Dia. Siamo
felicissimi così”. Iervolino ha poi parlato di Ribery
e del suo ritiro (“Il ruolo lo stiamo
costruendo, sarà manager e dirigente e
supporterà me e il ds, ma resterà vicino
anche alla squadra”), tornando alle fasi
finali concitate di Juve-Salernitana: “Se la
Juve vuole noi pronti a rigiocare la partita dello Stadium?
Quella fu una battuta visto che si invocava la ripetizione del
match, ma certamente questi errori non devono capitare. Va
comunque ricordato che il Var è uno strumento giovane”.
Si è pure parlato del ritorno dei fondi in Lega
calcio. “La prima cosa è definire gli obbiettivi e se abbiamo la
forza e l’energia per creare una media company. Stabilire gli
obbiettivi e creare norme che diano una certezza per gli
investitori. Sono fortemente contrario al campionato a 18
squadre, ritengo sia solo un male e il calcio perderebbe
tantissimo a 18 squadre. La questione dei fondi è successiva
a queste decisioni che il calcio deve prendere
autonomamente”. Infine, gli viene chiesto del possibile
parallelismo con Berlusconi. “Io Berlusconi di Salerno?
Berlusconi è un imprenditore straordinario che ha fatto la
storia dell’economia italiana. Io sono un imprenditore
generale non c’è nessun parallelismo, confronto o ambizione.
Con il Monza sarà una gara spettacolare con cui chiuderemo
la prima parte di torneo prima dei  Mondiali.
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