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Marocchino 14enne rapinatore seriale a Milano: era stato anche in comunità a Salerno

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Ci sarebbero nuovi sviluppi che potrebbero cambiare radicalmente le sorti di Bilal, il ragazzino che negli ultimi dieci giorni si è reso responsabile di almeno sei rapine in pieno centro a Milano.

La procura ha disposto ulteriori accertamenti per stabilire con esattezza l’età di Bilal. Durante i fermi che si sono susseguiti in seguito alle rapine, il ragazzo ha detto più volte di avere 12 anni. Un’età troppo bassa per poter rispondere davanti a un giudice dei suoi reati: in Italia infatti si diventa penalmente imputabili a 14 anni, e comunque solo se capaci di intendere e di volere.

Bilal era già stato sottoposto all’esame osseo in ospedale che, in un primo momento, aveva confermato la versione del ragazzo facendolo quindi sfuggire ogni volta all’arresto. Questo fino alla notte tra mercoledì 19 e giovedì 20, quando dopo l’ennesima rapina ai danni di due giovani, ai quali era stata strappata la collanina d’oro, è stato nuovamente fermato dalle Forze dell’Ordine.

Il fermo è avvenuto poco distante dalla stazione Centrale di Milano, teatro del colpo. Come già successo in precedenza, la vicenda avrebbe potuto concludersi con il rilascio, ma il magistrato ha disposto l’arresto con affidamento al centro di prima accoglienza (Cpa) del carcere di Torino, in considerazione della gravità e della reiterazione dei reati compiuti dal giovanissimo.

Poi la svolta. Sulla base di nuove valutazioni disposte dalla procura, sono stati fatti ulteriori approfondimenti: Bilal avrebbe 14 anni e non 12 come l’esame osseo aveva stabilito inizialmente. Quindi per lui sono scattate le manette.

Per Bilal le ultime settimane sono state fatte di rapine, fermi, comunità, fughe e nuovamente rapine. Dopo uno dei primi fermi era stato affidato al Centro per minori dei servizi sociali di Genova, ma dopo nemmeno tre ore era riuscito a scappare. Secondo quanto riferito ai Carabinieri sarebbe arrivato dal Marocco, ma non avrebbe casa, né famiglia, né tantomeno documenti.

Negli ultimi mesi sarebbe stato ospite in 15 comunità per minori girando un po’ tutta Italia tra Salerno, Roma, Genova, Torino e Milano, da dove è sempre fuggito per tornare a commettere i colpi nel centro del capoluogo lombardo.

Fonte fanpage.it

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