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Istat, stipendi in calo del 10% tra 2007 e 2020

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La busta paga degli italiani in calo del 10% tra il 2007 e il 2020. Cuneo fiscale in discesa ma ancora superiore al 45% del costo del lavoro nel 2020. Questi i dati dell’Istat contenuti nell’indagine “Reddito e condizioni di vita”. L’istituto sottolinea che la quota di stipendio destinata alle tasse e alle pensioni ammonta, in media, a 14.600 euro ed è così distribuita: i contributi sociali dei datori di lavoro costituiscono la componente più elevata (24,9%), il restante 20,6% risulta a carico dei lavoratori: il 13,9%, sotto forma di imposte dirette e il 6,7% di contributi sociali.

Confrontando le variazioni a prezzi costanti intervenute nelle componenti del costo del lavoro tra il 2007 e il 2020 risulta che i contributi sociali dei datori di lavoro sono diminuiti del 4%, anche per l’introduzione di misure di decontribuzioni mentre i contributi dei lavoratori sono rimasti sostanzialmente invariati. Le imposte sul lavoro dipendente sono aumentate in media del 2%, mentre la retribuzione netta a disposizione dei lavoratori si è ridotta del 10%. Nel 2020, con i redditi netti da lavoro dipendente in calo del 5%, il valore medio del costo del lavoro, al lordo delle imposte e dei contributi sociali, è pari a 31.797 euro, il 4,3% in meno dell’anno precedente. La retribuzione netta a disposizione del lavoratore è pari a 17.335 euro e costituisce poco più della metà del totale del costo del lavoro (54,5%).

 

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