Scade lo sconto sulle accise, ecco quanto costano benzina e diesel da oggi

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Il 31 dicembre è scaduto lo sconto sulle accise stabilito dal governo a fine novembre. Una riduzione di circa 18 centesimi al litro rispetto al valore precedente (30,5 centesimi) stabilita dall’esecutivo Meloni per tutto il mese scorso: non è previsto alcun rinnovo. Da ricordare che le accise sono imposte sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo

Secondo le rilevazioni settimanali del ministero dell’Ambiente, i prezzi dei carburanti sono ancora in calo: la benzina scende ai minimi da un anno e mezzo. Tra il 19 e il 25 dicembre il prezzo medio nazionale della verde è sceso a 1,625 euro al litro, un valore che non si vedeva da giugno del 2021

Il diesel è invece arrivato a 1,689 euro, cioè al livello più basso da poco meno di un anno, precisamente dal 31 gennaio 2022

Tuttavia, secondo i media di settore, c’è da aspettarsi un aumento generalizzato di tutti i prezzi nel prossimo periodo di circa 18 centesimi al litro. Si torna, cioè, a prezzo pieno. Secondo il Codacons, con l’eliminazione dello sconto da 18,3 centesimi da oggi 1° gennaio, la maggiore spesa sarebbe di 9,15 euro a pieno. Su base annua +219,6 euro

Per il momento, ecco nello specifico i valori presentati dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, pubblicati il 26 dicembre: la benzina registra -37% rispetto alla settimana precedente, il gasolio auto oltre -27, il gpl segna invece un +7,09 

Scendono anche i combustibili usati per il riscaldamento, che segnano 1.635 euro al litro, pari a -12,29

I combustibili per uso industriale (che si misurano in €/1.000 kg) invece registrano un rialzo: l’ O.C. fluido BTZ, segna +6,27, l’O.C. denso BTZ +13,78

Il sito del ministero ricorda inoltre che il prezzo è moltiplicato per un fattore di 1000 in modo tale da avere una maggiore accuratezza nei decimali. Per quanto riguarda benzina e gasolio si tiene conto in modo esclusivo dei prezzi praticati in modalità self-service

 

2 Commenti

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  • Per onestà intellettuale si dovrebbe dire eliminati altri soldi da non togliere ai cittadini si rinnova la tassazione eccezionale italiana sui carburanti nonostante non siano venute meno le ragioni del taglio delle accuse.

    Ma si sa anche de lucra dice che è bene non abituarare i cittadini paganti tasse a pagarne di meno ne abituare gli italiani bisognosi a vedere le tasse usate per i cittadini.

    Han ben altro da farne di quei soldi i politici normali alla meloni renzi letta calenda ecc., nessuno ha le brutte abitudini dei cinque stelle ovvero usare le tasse per offrire speranza e servizi ai cittadini.

    Tutti i soldi che non vanno ai cittadini vanno a loro ed ai loro amichetti, ma quale sanità scuola trasporti pensioni rdc ecc.

    Appalti megappalti armi aumenti pedaggi autostradali leggi mancia, ripiano sperperi danni erariali di sindaci presidenti province e regioni e concessionari, petrolieri energia banche assicurazioni finanzieri banchieri, i soldi a loro ed a tutti politici dai comuni alle province alle regioni ed ai loro già straricchi amichetti, agli evasori, partite iva corporazioni dirigenti boiardi pubblici prof.universitari giudici notai.
    È là che stanno tornando i soldi nostri.
    Ed anche a ripianare i buchi delle società calcistico sportive.

  • Per onestà intellettuale si dovrebbe dire eliminati altri soldi da non togliere ai cittadini si rinnova la tassazione eccezionale italiana sui carburanti nonostante non siano venute meno le ragioni del taglio delle accuse.

    Ma si sa anche de lucra dice che è bene non abituarare i cittadini paganti tasse a pagarne di meno ne abituare gli italiani bisognosi a vedere le tasse usate per i cittadini.

    Han ben altro da farne di quei soldi i politici normali alla meloni renzi letta calenda ecc., nessuno ha le brutte abitudini dei cinque stelle ovvero usare le tasse per offrire speranza e servizi ai cittadini.

    Tutti i soldi che non vanno ai cittadini vanno a loro ed ai loro amichetti, ma quale sanità scuola trasporti pensioni rdc ecc.

    Appalti megappalti armi aumenti pedaggi autostradali leggi mancia, ripiano sperperi danni erariali di sindaci presidenti province e regioni e concessionari, petrolieri energia banche assicurazioni finanzieri banchieri, i soldi a loro ed a tutti politici dai comuni alle province alle regioni ed ai loro già straricchi amichetti, agli evasori, partite iva corporazioni dirigenti boiardi pubblici prof.universitari giudici notai.

    È là che stanno tornando i soldi nostri.

    Ed anche a ripianare i buchi delle società calcistico sportive.

    Mi dispiace che chi paga le tasse obbligatoriamente, i lavoratori dipendenti, al contrario delle partite Iva non si possano scaricare ne auto ne carburanti ne tasse incluse, per l’auto che usano per andare a lavorare.

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