
Davanti ad Ochoa, dunque, sono in odore di riconferma Sambia, Troost-Ekong, Bronn e Bradaric, entrato in diffida col giallo rimediato al Via del Mare. Con Gyomber acciaccato e Fazio ancora ai box, le alternative sono rappresentate dai giovani Daniliuc, Lovato e Pirola. Nicola, che spera di riavere al più presto l’eclettico Maggiore, ha più abbondanza di scelte in mediana, dove Coulibaly e Vilhena sembrano certi del posto, mentre Nicolussi Caviglia potrebbe essere preferito a Bohinen in cabina di regia. Crnigoj dovrebbe partire nuovamente dalla panchina, al pari di Kastanos. In avanti, il tridente composto da Candreva, Dia e Piatek è ben assortito, tocca a Bonazzoli, Botheim e Valencia cambiare passo per dimostrare all’allenatore che può contare anche su di loro nella seconda metà di stagione, dopo un girone d’andata caratterizzato da più ombre che luci.
L’alternativa su cui Nicola sta lavorando comunque in questi giorni (utilizzabile volendo anche a gara in corso) è rappresentata dal 3-4-2-1. In questo caso è più facile immaginare Candreva che Sambia come esterno di destra e un Vilhena libero di agire tra le linee, per dare sostanza in fase di non possesso e produrre qualche strappo, come ha fatto contro il Torino, quando ha il pallone. Con la cerniera di centrocampo a quattro, potrebbero salire anche le quotazioni di Crnigoj.
se iniziamo a giocare con sempre 9/11 della squadra i meccanismi miglioreranno.