Il caso più eclatante riguarda Federico Bonazzoli. Dopo un ottimo avvio di stagione, complice anche la durissima concorrenza nel reparto offensivo, il numero 9 granata si è progressivamente spento finendo addirittura sul mercato. La società però ha deciso di tenerselo stretto e lo stesso Bonazzoli ha rifiutato tutte le destinazioni propostegli proprio perché convinto di poter tornare quello che un anno fa trascinò alla salvezza la Salernitana a suon di gol. Ora però toccherà a lui passare dalle buone intenzioni ai fatti.
Stesso dicasi per Emil Bohinen. Il norvegese, ormai è cristallino non è più il regista completo e determinante di dodici mesi fa. L’infortunio subito ad agosto c’entra solo in parte anche perché il recupero atletico c’è stato e l’utilizzo nell’undici base da parte di Nicola pure. Spetta all’ex CSKA sbloccarsi mentalmente e tornare il faro del centrocampo granata anche perché, alle sue spalle, scalpita il giovane rampante Nicolussi Caviglia.
Adesso mettiamo in discussione anche Boehinen ? Questo è un centrocampista di assoluto valore, se qualcuno più giovane deve ancora dimostrare il suo valore,Boehinen l’anno scorso era fondamentale. Stesso discorso per Bonazzoli che è un attaccante bravissimo, purtroppo se per motivi tecnici o tattici dell’allenatore vengono impiegati pochissimo, come fanno a dimostrare il loro indiscutibile valore ?