Avella ricorda, inoltre, che “esiste un diffuso interesse pubblico nell’eliminazione delle ‘barriere’ che insistono tra il mare e la città. La cornice legislativa disegnata dal Puad della Regione Campania propone un modello di sviluppo che parte dal ripascimento cittadino. Ora tocca alla Commissione Ambiente ascoltare anche i gestori rappresentativi della intera categoria per garantire alla città le prime modifiche ai lidi già in vista dell’estate 2023.
Salerno, stabilimenti balneari fatiscenti e non a norma: “Occorre ridare decoro alla città”
Avella ricorda, inoltre, che “esiste un diffuso interesse pubblico nell’eliminazione delle ‘barriere’ che insistono tra il mare e la città. La cornice legislativa disegnata dal Puad della Regione Campania propone un modello di sviluppo che parte dal ripascimento cittadino. Ora tocca alla Commissione Ambiente ascoltare anche i gestori rappresentativi della intera categoria per garantire alla città le prime modifiche ai lidi già in vista dell’estate 2023.
2 Commenti
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Mettessero le concessioni all’asta… vuol dire più investimenti e servizi dignitosi.
Altro che centinaia di miglia di euro a nero x sfruttare un bene pubblico!
Solita vergogna all’italiana!!
Ma che devono modificare se non sanno che fine faranno?