Taiwan, tensione tra USA e Cina

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Gli Stati Uniti dovranno cambiare approccio sulla questione Taiwan, altrimenti lo scontro con la Cina sarà inevitabile. Questa la sintesi di quanto dichiarato dal nuovo Ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, che ha lanciato un chiaro avvertimento a Washington.

Lo stato insulare asiatico rappresenta il fulcro economico principale degli interessi di Pechino, e gli Stati Uniti dovranno contenere la propria posizione, per evitare un conflitto definito ‘inevitabile’ che porterebbe a conseguenze ‘catastrofiche’.

Per Pechino “contenimento e repressione non renderanno grande l’America e non fermeranno il rinnovamento della Cina”.

La prima conferenza stampa del nuovo Ministro ha avuto come tema centrale il declino dei rapporti tra le due grandi potenze.

Qin ha parlato del pallone aerostatico transitato di recente sul territorio americano, e abbattuto al largo delle coste del South Carolina il mese scorso. “Gli Usa hanno agito con presunzione di colpa, reagito in modo eccessivo, abusato della forza e drammatizzato l’incidente”, ha detto nel corso della conferenza.

Per quanto riguarda la questione di Taiwan, il ministro degli esteri ha definito lo stato asiatico “il fulcro degli interessi centrali della Cina”, ovvero il fondamento politico nelle relazioni tra i due paesi, e la linea rossa che non deve essere superata.

Nelle sue intenzioni vorrebbe però svolgere un lavoro diplomatico con l’obiettivo di ottenere una riunificazione pacifica, riservandosi però il diritto di prendere tutte le misure necessarie. La politica estera cinese si sarà determinata, e avrà come obiettivo la salvaguardia della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale.

Qin Gang ha parlato del rapporto tra Pechino e Mosca, secondo il ministro basato sui principi “di non alleanza, non confronto e non presa di mira di terze parti”. In questo caso, l’obiettivo sarà lavorare insieme per costituire una forza trainante verso il multipolarismo, e ottenere una maggiore democrazia nelle relazioni internazionali.

Il capo della diplomazia cinese ha anche risposto alle accuse di Washington di aiutare la Russia nella guerra in Ucraina : “Pechino non ha fornito armi ad alcuna delle due parti del conflitto. Non è accettabile minacciare sanzioni alla Cina.” Secondo Qin questa tragedia poteva essere evitata, e la Cina lavorerà per ottenere la pace e dialogare pacificamente sulle sanzioni.

Olindo Nuzzo

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