Arera: bollette ancora in calo, luce -55% nel secondo trimestre

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 Con il forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, la tariffa di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela nel secondo trimestre del 2023 si riduce del 55,3%. Lo rende noto l’Arera, precisando che gli oneri generali di sistema vengono riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche. Intanto, attuando quanto previsto dal governo nel decreto approvato il 28 marzo, l’Arera è intervenuta confermando i bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15mila euro. Per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, il livello Isee sale da 20mila a 30mila euro.
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Da aprile prezzo di riferimento 23,75 centesimi per kilowattora
Dall’1 aprile, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 23,75 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, spiega ancora l’Arera, per l’energia elettrica la variazione del -55,3% del prezzo finale della famiglia tipo (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW), che risulta così di 23,75 centesimi di euro al kWh, è sostanzialmente legata alla forte diminuzione della voce energia (Pe) -60,9%, a un leggero calo della voce dispacciamento (Pd) -1,2%, a un adeguamento delle voci di commercializzazione (Pcv e DispBt) +0,5% e all’aumento della voce oneri di sistema +6,3% in seguito alla loro riattivazione.
Quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo
Sono rimaste invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura). L’andamento dei mercati energetici, rileva l’Arera, “ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo nel trimestre in corso, influenzate da diversi fattori: una domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di Gnl, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa”.
Temperature miti hanno favorito limitato utilizzo stoccaggi
Le temperature miti dell’inverno 2022-2023, prosegue l’Autorità, “hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei (a metà marzo ancora pieni al 57% circa della loro capacità) e i prezzi a termine indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel secondo trimestre del 2023. In questo quadro anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse verso il ribasso, dopo i forti cali già registrati. Già nel primo trimestre 2023, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità infatti è risultato in calo del 36% circa rispetto al quarto trimestre 2022”.
Per la famiglia tipo 1.267 euro per la luce in un anno
Per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023) sarà di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 luglio 2021- 30 giugno 2022). La crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli elevati (pur se in riduzione) si riflette ancora sulla spesa complessiva per la bolletta elettrica. La famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW.
Come vengono erogati i bonus
Per quanto riguarda i bonus sociali, Arera ricorda che “vengono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto” e che l’Isee “ha una validità coincidente con l’anno solare ed è quindi importante ripresentare la Dichiarazione sostitutiva unica per ottenere la certificazione per il 2023”. Attuando quanto previsto dal governo, l’Arera ha azzerato gli oneri generali di sistema anche per il prossimo trimestre per la generalità dei clienti gas mentre vengono riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche.

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