Si tratta di un ragazzo di 26 anni le cui generalità non sono ancora state diffuse. Gli spari segnalati intorno alle 00.30 nel centro cittadino, tra piazzetta Volturno, slargo di corso Garibaldi, all’altezza del Borgo Sant’Antonio Abate, e poco distante. Al momento non si esclude che i quattro siano rimasti feriti nella stessa sparatoria. Lo scrive FanPage.it
Il più grave era il giovane di 26 anni, trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso del Cardarelli; è deceduto poco dopo nell’ospedale collinare. La dinamica è ancora tutta da ricostruire: non è chiaro, per ora, se i ferimenti siano stati causati da colpi di pistola esplosi per i festeggiamenti o se, al contrario, si sia trattato di una lite degenerata o di un agguato malavitoso messo a segno durante il caos del dopo Udinese-Napoli. Sulla vicenda indagano i carabinieri, col supporto della Squadra Mobile della Questura di Napoli.
Altre tre persone sono rimaste ferite alle mani nell’esplosione di petardi e sono state trasportate all’ospedale dei Pellegrini, alla Pignasecca. È in atto un piano di emergenza sanitaria che ha previsto il potenziamento dei Pronto soccorso dei principali nosocomi partenopei.
Ad Udine al triplice fischio che ha sancito l’aritmetica vittoria dello scudetto buona parte dei sostenitori partenopei presenti sulle tribune dello stadio friulano si sono riversati in campo per abbracciare i giocatori protagonisti di questa fantastica cavalcata. Peccato però che l’enorme flusso di persone presenti abbia creato disordini e dopo un paio di minuti di festa c’è stata una confusione totale in campo.
Alcuni sostenitori si sono scontrati tra di loro, sia di Udinese che di Napoli. Un fumogeno ha creato poi il fuggi fuggi generale con i poliziotti che sono immediatamente entrati in campo insieme a tantissimi steward. Dopo l’ingresso in campo e l’invasione dunque dei tifosi del Napoli, anche diversi sostenitori friulani hanno fatto il proprio ingresso sul rettangolo verde generando il panico con persone che immediatamente sono corse sugli spalti per evitare un’eventuale carica della polizia.
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