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Cisl FP: “La ASL non rispetta le linee guida regioni sulla stabilizzazione dei precari”

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Nonostante le disposizioni impartite dalla Regione Campania in materia di stabilizzazione, l’Asl Salerno non ottempera alle linee di indirizzo e non rispetta i tempi e le procedure per risolvere a piaga del precariato che interessa ancora centinaia di professionisti che si sono adoperati a contrastare e sconfiggere la pandemia e che pertanto meritano il più ampio rispetto ed attenzione. Con una nota a firma congiunta il Segretario Provinciale Cisl Fp Salerno e il Capo Dipartimento Sanità Pubblica e Privata, rispettivamente Alfonso Della Porta e Pietro Antonacchio chiedono di attivare le procedure previste poiché ulteriori ritardi minano gravemente le giuste aspettative dei tanti precari ancor in bilico e nonostante le sollecitazione regionali che hanno disposto che tali forme di reclutamento sono prioritarie e prevalenti rispetto alle ordinarie forme di reclutamento per il medesimo profilo e disciplina.

Non è la prima volta che l’Azienda stipula convenzioni con diversi enti per assumere personale ma corre l’obbligo ancora una volta rimarcare che le circolari regionali in materia di reclutamento e stabilizzazione dispongono che tutte le aziende devono prioritariamente avviare e concludere le procedure di stabilizzazione prima e seconda fase di cui alla legge 234/2021, prima poiché i posti sono in percentuale riservati ai lavoratori che in possesso dei requisiti possono essere reclutati avendo raggiunto i requisiti previsti dalla disciplina che regolamenta le procedure di stabilizzazione. Obbligo da dover contemperare al fabbisogno di personale ovvero contestualmente per poi poter avviare quelle forme di reclutamento ordinarie che devono prevedere anche una riserva per il personale interno, previo confronto con le organizzazioni sindacali.

Purtroppo, i vertici di Via Nizza non sono della stessa opinione atteso che in molti casi hanno una visione distorta delle direttive impartite , incalzano Alfonso Della Porta e Pietro Antonacchio e quindi con rammarico ci troviamo costretti a denunciare la mancata applicazione della seconda fase di stabilizzazione e i gravi ritardi con cui si sta procedendo anche all’applicazione della prima fase che si rammenta essere riservata ai lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la stabilizzazione diretta avendo lavorato per 18 mesi di cui 6 durante il periodo Covid con contratti a tempo determinato.

Si tratta di centinaia di professionisti infermieri e collaboratori sanitari, farmacisti, amministrativi ed autisti e altre figure reclutate con contratti flessibili e che hanno il diritto alla stabilizzazione. Purtroppo dopo varie sollecitazioni e anche un contratto integrativo sottoscritto, la direzione della azienda sanitaria salernitana lo sta disattendendo in spregio alle giuste aspettative \degli aventi diritto e il fatto è increscioso e non più tollerabile.  Con la nota la CISL FP di Salerno si auspica che ci sia un rapido riallineamento sulla materia con un’accelerazione sulla seconda fase delle  strategica procedure di stabilizzazione altrimenti, ci troveremo costretti a denunciare il mancato adempimento delle linee guida predisposte nelle sedi competenti – concludono i dirigenti sindacali della CISL FP – segnalando che a breve si attiveranno azioni incisive informandone anche la Regione poiché la materia è oggetto di confronto in quanto il contratto collettivo di lavoro delega a tale livello gli andamenti occupazionali.

Il Capo Dipartimento Sanità Pubblica e Privata Pietro Antonacchio

Segretario Provinciale Alfonso Della Porta

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