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Asl Salerno, Riabilitazione in stato di agitazione: si va verso lo sciopero del comparto

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La riabilitazione è una risorsa fondamentale per la sanità pubblica ma riveste una importanza particolare nella provincia di Salerno, specie per ciò che riguarda la riabilitazione nell’ambito delle patologie psichiche, neurologiche e sensoriali.

Nel nostro territorio – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – esiste una lunga e radicata tradizione che è un patrimonio sanitario, professionale, civile, occupazionale.

Non a caso la Asl di Salerno è quella con il maggior numero di posti letto per malati psichici, neurologici e sensoriali.

E proprio da Salerno sta partendo una mobilitazione che ha portato alla proposta di legge popolare per il diritto alla cura dei malati psichici neurologici e sensoriali, legge che ha incontrato unanimi consensi e il cui iter di approvazione è in corso presso la Regione Campania.

«Questo settore fondamentale, che è un’eccellenza e un fiore all’occhiello della Asl, invece di essere valorizzato da due anni è sotto attacco da parte degli uffici preposti della stessa Asl secondo una logica iperburocratica che ignora completamente la realtà dei fatti, i bisogni del territorio e delle persone, perfino la volontà della Regione – ha denunciato il coordinamento della Cisl Fp di Salerno, attraverso il segretario generale Miro AmatrudoCiò comporta danni enormi: sul piano dei diritti dei malati, dei loro familiari e dei cittadini; sul piano della tutela dei lavoratori in termini di dequalificazione e livelli occupazionali; sul piano della tenuta sociale del territorio.

Purtroppo alla luce del disimpegno totale ad ascoltare i portatori di interesse della comunità di riferimento, la Cisl Fp di Salerno si vede costretta ad indire lo stato di agitazione del settore e sicuramente si vedrà costretta ad organizzare una giornata di sciopero di tutto il comparto riabilitativo.

Chiediamo un cambio totale di mentalità. Chiediamo che la Asl non si ponga in modo distruttivo nei confronti della riabilitazione, per destabilizzarla e dequalificarla e concretamente la attenzioni per la sua valorizzazione, nell’interesse di tutti».

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