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Claudio Tortora ricorda il compianto Gino Liguori: “La voce del popolo scritta”

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Con molta malinconia se n’è andato il giornalista e l’’uomo che parlava al cuore della gente con i suoi
repotarge sul Mattino. Spaziava dalla cronaca all’arte ,allo sport ,alla politica..Quando volevi leggere
qualche cosa ,era lì sempre sul pezzo con la sua penna. Ho avuto il piacere di lavorare al suo fianco come
responsabile del settore spettacolo a Telesalerno ,quando aveva la sede a via Michelangelo Schipa a
Salerno. Era davvero entusiasmante vederlo come approcciava alla notizia e come sapeva interpretare il
suo ruolo ,circondandosi di allegria e di una buona dose di satira. Memorabili le sue domeniche ,quando in
redazione soleva organizzare i suoi editoriali ,accompagnato dalla musica napoletana che vari artisti
proponevano all’emittente a tutto volume e come partecipava con entusiasmo alle tante trasmissioni che
venivano costruite nell’emittente stessa come DO.RE .MI programma musicale a quiz ,il Buttiglione
contenitore tipo settimanale che regalava ricchi premi a chi partecipava ,con il quiz che premiava chi si
sarebbe avvicinato di più ad indovinare quanti fagioli erano in una grossa bottiglia realizzata appositamente
per la trasmissione.
Questo accadeva nel 1973 prima che il format fosse poi preso e consegnato alla Carrà sulla TV nazionale.
Gino era quello che voleva partecipare e consigliare chi lavorava nella televisione tanto amava lo spettacolo
ed in particolar modo la musica ed il teatro. Lavorava sempre per il Mattino e ci spiegava che si alzava di
buon mattino ,percorrendo a piedi la strada da Pastena al Corso .Tutto il mondo di cose che riusciva a
scoprire per strada ,erano il mondo della verità della sua Salerno che spesso e volentieri regalavano dei
redazionali di grande interesse per chi come lui era cronista di razza.
Con la sua dipartita è finita un’epoca ben precisa della notizia verità colta dalle viscere del territorio.
Tanti i giornalisti presenti all’ultimo saluto,che non potevano che raccontare tra la malinconia ed il sorriso i
tantissimi aneddoti sul suo modo di interpretare il suo ruolo sempre con venature di comica e spensierata
semplicità.
Ti ricorderemo sempre come il traghettatore di un epoca che non dava spazio a nessun condizionamento
,ma solo al suo modo di essere semplicemente un attento osservatore di tutto quello che lo circondava.
Mancherà a me ed a tutti quelli che hanno vissuto insieme a te la notizia, scritta e pensata da un giornalista
di altri tempi!
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