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Salernitana, Colantuono costretto a lavorare con i “resti” dei giocatori per le assenze nazionali

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Dopo la sgambatura con la Primavera, mister Colantuono ha ordinato il rompete le righe. Il test con i granatini è stato utile per l’allenatore della Salernitana per verificare personalmente le qualità del materiale umano a sua disposizione e per non far perdere il ritmo partita ai calciatori nonostante la sosta del campionato di Serie A. Senza i nazionali, Coulibaly, Dia, Pellegrino, Kastanos, Ochoa, Legowski, Pirola e Gyomber, chiaramente l’attenzione del tecnico romano si è concentrata sui calciatori che fin qui hanno trovato meno spazio, su quelli reduci da infortuni (come Pierozzi) e su quelli che, arrivati a gennaio, devono ancora dimostrare il loro valore. Che Salernitana scenderà in campo nel lunedì in albis a Bologna? Difficile dirlo oggi. Almeno dal punto di vista tattico, visto che Colantuono solo al rientro di tutti gli effettivi avvierà le prove di formazione vere e proprie dopo aver valutato anche le condizioni fisiche dei granata convocati dalle rispettive nazionali. Ma di certo il tecnico del team dell’ippocampo ha chiesto, e continuerà a farlo, a tutti i giocatori che saranno chiamati in causa di dare il massimo, di non togliere la gamba nei contrasti, di tenere sempre alto il livello di attenzione e di intensità. Allo stesso modo, visto che tra i compiti che gli sono stati assegnati c’è pure quello di valutare i calciatori in ottica futura, se dovesse rendersi conto che qualcuno non può garantire tutto questo, Colantuono potrebbe anche fare delle scelte “dolorose”. Salvare il salvabile, innanzitutto la faccia e la dignità. Nonostante una permanenza in Serie A che attualmente appare una chimera irrealizzabile, nelle ultime apparizioni di questa sciagurata stagione sarà vietato alzare bandiera bianca a prescindere, senza combattere.
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