Quest’anno, l’appuntamento fissato per il 16 dicembre in un locale della provincia assume una valenza simbolica importante. La presenza possibile del patron Danilo Iervolino e di tutte le figure chiave della società, come Gianni Petrucci e Roberto Busso, testimonia un impegno per ricostruire un senso di unità. Non si tratta solo di un’occasione formale, ma di un momento per rinnovare motivazioni e costruire una narrativa positiva, magari guardando ai ricordi migliori, come il campionato 2022/2023, che resta un traguardo memorabile per la storia della Salernitana.
L’atmosfera natalizia potrebbe anche fungere da leva psicologica per affrontare le prossime sfide sportive con un rinnovato spirito. Un brindisi che, con qualche punto prezioso conquistato contro Juve Stabia e Brescia, potrebbe addolcire un 2024 che tutti sperano possa essere l’inizio di una risalita, sia sul piano sportivo che emotivo.
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