Campania in zona bianca dal 21 giugno, lo anticipa De Luca

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Campania, ultima settimana di zona gialla Covid-19: dal 21 giugno, se tutto procede secondo le previsioni in merito all’incidenza del virus, anche la nostra regione (probabilmente insieme a Toscana, Marche, Basilicata, Calabria, Sicilia e Provincia di Bolzano) potrà dire addio potranno dire addio a quasi tutte le restrizioni.

“Credo che dopo il 21 giugno saremo in zona bianca”. Ha detto il Presidente nel corso di un intervento trasmesso sulla sua pagina Facebook. “Non voglio commentare la zona bianca, gialla, lasciamo perdere perché mi fa male il fegato”, ha aggiunto De Luca spiegando che ieri in Campania “abbiamo avuto il livello più basso di positivi,  199, e se Dio vuole continueremo a scendere”.

Cosa si può fare nella zona bianca: cosa cambierà 

Cosa cambia in zona bianca, rispetto alla zona gialla? Le differenze sono numerose, vediamole punto per punto.

Coprifuoco e spostamenti

Nella zona bianca decade il coprifuoco. A chi si trova in zona bianca sono consentiti i seguenti spostamenti: senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” valida, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione.

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In auto è possibile spostarsi anche con non conviventi, purché ci sia il solo guidatore nella parte anteriore della vettura e massimo due passeggeri per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori. Tutti devono indossare la mascherina.

Visite ad amici e parenti, seconde case

In zona bianca è possibile far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Le visite nell’arco della stessa giornata in altre zone devono concludersi comunque tornando nella propria abitazione entro le 24.

È possibile sempre fare rientro alla propria seconda casa, se situata in zona bianca o gialla. Dalle zone bianca e gialla si può fare rientro anche alla propria seconda casa situata in zona arancione o rossa, ma solo se si può dimostrare di avere avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021 o se si è in possesso di una “certificazione verde COVID-19”. Nell’immobile – che deve essere disabitato – si possono spostare solo persone appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente.

Bar e ristoranti

Bar e ristoranti saranno aperti anche alla sera e al chiuso, senza limiti di orari. Al chiuso si potrà stare in sei al tavolo, all’aperto non ci saranno limiti. Distanziamento interpersonale obbligatorio e mascherina quando ci si sposta all’interno del locale. Consentite senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio.

Negozi e centri commerciali

Non ci sono più regole che implicano la chiusura di certi negozi nei centri commerciali il sabato e la domenica o nei giorni festivi e prefestivi.

Palestre, piscine e discoteche

Mentre palestre e piscine al chiuso sono aperte già dal 1 giugno, in zona bianca riaprono piscine termali, centri natatori e centri benessere e termali, oltre che parchi a tema, sale gioco, i bingo e i casinò. Potranno riaprire anche le discoteche, ma solo per servire apertivi, cene e cocktail. Sul ballare le ipotesi, per ora, riguardano le riaperture da luglio con “certificazione verde COVID-19”.

Feste di nozze

In zona bianca, per quanto riguarda il wedding, ok ai banchetti di nozze senza limiti numerici. Gli ospiti dovranno però essere in possesso della ‘“certificazione verde COVID-19”’ che si ottiene una volta completato il ciclo vaccinale, oppure a 15 giorni dalla somministrazione della prima dose, o con un certificato di avvenuta guarigione dal Covid-19 (che dura sei mesi). Senza questi documenti, serve un referto con risultato negativo di un tampone eseguito nelle 48 ore precedenti l’evento.

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