Triathlon: anche dal Circolo Canottieri di Salerno ci sono gli Ironman, uomini di ferro

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Bruno_Napoli_Marcelo_Randazzo_Fabio_ChiarielloSi chiama ironman e già la parola fa tremare i polsi: uomini di ferro. E davvero di ferro devono essere uomini (e donne) capaci di correre, nuotare, andare in bici per sette otto nove e anche undici dodici tredici ore di seguito. Perché l’ironman, che è la distanza più lunga del triathlon, inventata, e non poteva essere diversamente, da tre marines, prevede 42 kilometri corsa, 180 di bici, 4 di nuoto.  Ebbene performers di tale fatta ne abbiamo anche a Salerno e sono i triathleti del Circolo Canottieri Irno, che a Klagenfurt in Austria hanno esordito nel loro primo ironman e lo hanno pure concluso: cioè, come tecnicamente si dice, sono finisher. Diciamo tutto: i salernitani ci hanno messo un po’ di più del vincitore, il belga Vanhoenacker che ha coperto il tutto in sette ore e quarantacinque minuti. In categoria age group Bruno Napoli ha concluso in 10h 48’ 23”, Fabio Chiariello in 11h 12’ 58”,  Marcelo Randazzo  in 11h 29’ 39”, Massimo Ianni in 13h 23’ 24” tagliando il traguardo con le figliolette per mano. Risultati inimmaginabili alla vigilia per atleti tutti al loro primo ironman.

Tredici ore in confronto a sette sono tante, ma noi ci chiediamo se non siano da apprezzare più le tredici ore di Ianni che le sette di Vanhoenacker  o il tempo di Ewa Wutti, prima fra le donne in 8:45:37. Se non altro per la resistenza. Continua la grande stagione agonistica degli atleti del Circolo Canottieri Irno, sotto la guida tecnica del coach Antonio Marchesano che dagli stati Uniti, dove lavora, ha pianificato gli allenamenti di bike e run per gli atleti e del coach Luciano Scaglione che li ha seguiti nella preparazione nel nuoto. Triathleti salernitani in gara anche in Scandinavia: a Motala, in Svezia, si è svolto il mondiale long distance: 4km di nuoto, 120km di bici e 30km di corsa. La gara si è disputata in condizioni estreme, quasi proibitive, con la temperatura dell’acqua a 13°, tanto da costringere  gli organizzatori a ridurre la distanza della frazione nuoto.

La gara è stata vinta dal francese Viennot, davanti al danese Jensen e al britannico Skipper.  Grande soddisfazione per la compagine del Circolo Canottieri Irno di Salerno che ha visto la partecipazione dell’atleta Alessandro Pastore. L’ingegnere salernitano è stato l’unico age group italiano iscritto, gareggiando nella categoria 45-49, ed ha concluso la gara con il tempo di  7h 52’ 56”.

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