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Salernitana: la doppia missione di Mister Gregucci

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Quella di mister Gregucci è già diventata una doppia missione: la società gli chiede la conquista dei play-off, le vicissitudini del momento – con la curva semi vuota e muta per protesta – gli chiedono di riaccendere, col gioco e i risultati, l’entusiasmo dell’ambiente. Il tecnico, che ha spalle abbastanza resistenti, ha già capito che il lavoro che lo attende non è affatto agevole. Cominciare con il piede giusto è stato importantissimo ed anche il calendario sembra essere dalla parte del mister pugliese. Dopo l’ostacolo l’Aquila, all’Arechi c’è l’Ascoli e poi in trasferta il Viareggio. C’è dunque la possibilità di avviare un ciclo positivo di risultati utili consecutivi miglior medicina per uscire dalla crisi e curare i malanni di un gruppo che rimane ad alta tensione e di cui ci occuperemo in seguito.

Sabato in Abruzzo non sarà una passeggiata di salute. Ci sarà da lavorare e tanto per metabolizzare una nuova idea tattica ed un nuovo progetto di lavoro. Demolito Perrone, in modo ingeneroso e assolutamente fuori luogo attribuendo al mister della doppa promozione tutte le responsabilità del momento negativo la proprietà, e Lotito in particolare con questa mossa non ha certo agevolato il lavoro di mister Gregucci.

L’esonero di Perrone doveva rappresentare la fine di ogni alibi per tutti, calciatori in primis, ed invece facendo passare il messaggio che il vecchio mister era il nervo scoperto, il tasto dolente, l’unico responsabile, sono stati di colpo condonati errori ed orrori commessi dai calciatori. Già, proprio i calciatori tutti, nessuno escluso, restano i principali artefici della crisi granata quelli che hanno prima fatto cadere Sanderra e poi Perrone. A Gregucci il compito di mettere ordine facendo prevalere la Salernitana su tutto.

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