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Salernitana: Gregucci vuole sfatare il tabù Toscana

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La Toscana e le toscane in questa stagione non hanno regalato gioie particolari alla Salernitana. Pronti via, alla quarta di campionato il Pontedera espugna l’Arechi: Foggia si ferma sui legni, Arrighini e Grassi vanno oltre. Il 20 ottobre i granata, passati in vantaggio con Guazzo, si fanno raggiungere dal Viareggio al 94esimo: il gol beffa di De Vena costa la panchina a Sanderra. Le cose non vanno meglio neppure al subentrante Perrone: dopo aver vinto a Benevento il 27 ottobre (resta l’ultima vittoria in trasferta dei granata), il tecnico romano torna coi piedi per terra nell’anticipo tv del venerdì successivo.

All’Arechi il Grosseto si dimostra superiore alla Salernitana sotto il profilo fisico e tattico. Il match viene deciso da Ricci, che sfrutta una delle solite dormite della difesa granata. Il secondo punto contro una squadra toscana (il primo in trasferta) arriva il primo di dicembre: a Pisa Montervino e soci strappano un pareggio, mantenendo inviolata la propria porta (e non riuscendo a bucare quella avversaria). Si torna all’Arechi e nel giorno dell’Immacolata il Prato con Lanini e Corvesi rifila due ceffoni in pieno volto al team di Perrone, la cui panchina inizia a vacillare.

Le cose non migliorano neppure all’inizio del nuovo anno: nella trasferta di Pontedera la Salernitana naufraga miseramente e cade sotto i colpi del solito Arrighini (che radoppia dopo l’autogol di Siniscalchi). La confusione e l’incapacità di reagire dei granata vengono evidenziati dal diggì Fabiani, appena insediatosi, e così come successo a Sanderra, anche Perrone viene esonerato dopo un confronto con una toscana. Al settimo tentativo, col terzo allenatore in panchina (Gregucci), la Salernitana cercherà di sfatare quello che sembra un autentico tabù: il Viareggio dell’ex Vannucchi è avvisato!

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