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In Brianza la «banca» della ‘ndrangheta. Tra le vittime anche l’ex presidente della Nocerina

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Decine di arresti in Lombardia e in altre regioni italiane, la polizia ha portato a termine un’indagine nei confronti di presunti appartenenti alla ‘ndrangheta operanti in Brianza. Tra gli imprenditori finiti nella morsa dell’organizzazione ci sono anche il vice presidente esecutivo del Genoa Antonio Rosati, il dg della Spal Giambortolo Pozzi e l’ex presidente della Nocerina Giuseppe De Marinis. Quest’ultimo ha anche subito un violento pestaggio per un debito usurario. Pozzi, invece, avrebbe ottenuto da alcuni degli indagati prestiti per 130 mila euro con tassi da usura.

Nell’ordinanza il gip spiega che, da Pozzi, gli indagati «ottenevano il rilascio di 36 cambiali per un importo complessivo di 198 mila euro e, per il rilascio delle cambiali, «la stipula di un compromesso di vendita (simulata) del suo appartamento». I dirigenti sportivi fanno parte di una lunga lista di imprenditori diventati vittime. Nessuno di loro ha mai presentato denuncia all’autorità giudiziaria.

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, riciclaggio, usura, estorsione, corruzione, esercizio abusivo del credito, intestazione fittizia di beni e società. L’organizzazione, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe più volte fatto ricorso all’intimidazione e alla violenza, mentre in più occasioni sarebbe intervenuta per pacificare i dissidi sorti all’interno della stessa associazione «locale» di ‘ndrangheta o con altre organizzazioni criminali.

Fonte Corriere.it

 

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