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Ambiente: Agropoli, cittadini in rivolta contro le alghe, raccolta firme per la rimozione. Sindaco, servirebbe 1 mln euro

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Via le alghe dal porto di Agropoli. E’ quanto chiedono i residenti di Agropoli, nel Cilento. Al centro della vicenda, l’impressionante cumulo di alghe accumulatosi negli anni sulla spiaggia del porto turistico e che, per la gente del posto, è ormai diventato un vero e proprio insulto alla bellezza di uno degli angoli più affascinanti della costa cilentana. E così, a pochi mesi dall’avvio di una nuova stagione estiva, i residenti dell’area hanno deciso di avviare una raccolta firme per la rimozione, una volta per tutte, della “montagna” di alghe, cresciuta nel tempo a ritmi vertiginosi.
“Le alghe sono considerate rifiuti, – ha commentato il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri – la spesa per il loro smaltimento dalla spiaggia portuale si aggira intorno al milione di euro. Una spesa non sostenibile dal Comune di Agropoli”. “La soluzione percorribile è quella di trasformare le alghe in fertilizzante vegetale, e in questa direzione andranno gli incontri che avremo con la facoltà di Agraria dell’Università di Napoli. E’ una idea che trasformerebbe il problema in una risorsa. – ha concluso Alfieri – Il percorso non è semplice, dato che avremmo bisogno di una serie di autorizzazioni, essendo le alghe considerate, ad oggi, rifiuti. II problema dovrebbe essere risolto a livello normativo in Regione. Ci stiamo impegnando anche su questo fronte”. Intanto, mentre è previsto per i prossimi giorni il battesimo di un comitato spontaneo di cittadini con l’obiettivo della raccolta di firme, si è fatto avanti anche il proprietario di “Palazzo Dogana”, prestigiosa struttura ricettiva che sorge a ridosso del cumulo di alghe e che ha confermato di essere pronto a collaborare in prima persona con le autorità competenti per risolvere il problema.
Fonte ANSA
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