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E i tifosi granata al San Nicola di Bari esultano alla vittoria dei galletti contro l’Avellino

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E il Bari riesce a superare l’Avellino (1-0) nella prima partita del dopo Matarrese in uno stadio come non se ne vedeva da tempo: quasi 15mila i tifosi biancorossi sugli spalti. La dichiarazione di fallimento di lunedì scorso ha dunque spinto i tifosi a una partecipazione ancora più massiccia rispetto alla gara di sabato scorso contro il Lanciano. Nutrita la rappresentanza di tifosi salernitani, gemellati storici dei pugliesi che al San Nicola hanno rivissuto indirettamente un derby storico contro i lupi irpini. Proprio nell’anniversario di un famoso derby in serie B di esattamente 10 anni fa dove i biancoverdi allora allenati da Zeman in un finale trilling vinsero in rimonta 2-1 contro la Salernitana di Pioli e Bogdani.

Ed oggi dopo 10 anni ma al San Nicola i tifosi granata hanno consumato una piccola rivincita.

«UNA FEBBRE BIANCOROSSA»
I rivenditori autorizzati sono stati il termometro della situazione di una ritornata voglia dei tifosi di appoggiare la squadra. E stamattina l’affluenza per acquistare i biglietti è sostenuta «come non si vedeva da anni». Cosicché l’affluenza allo stadio ha portato quasi a superare i 15mila spettatori.

Sembra dunque andata a segno la sollecitazione dei curatori fallimentari, sembra sia stato accolto l’appello ai baresi di contribuire alla causa assiepando il San Nicola nel confronto contro un’altra delle formazioni al vertice della serie B.
Del resto, c’è da raggiungere a tutti i costi la permenenza, condizione fondamentale per permettere ai potenziali acquirenti di investire e rilanciare il calcio a Bari.
L’asta è vicina. In molti si dicono interessati anche se si dovrà verificare la veridicità di tutte le proposte di cui si vocifera.

SILVA L’UOMO GOL
Quarto successo di fila del Bari al San Nicola, davanti a oltre 15.000 spettatori: i pugliesi hanno superato l’Avellino con il quarto centro stagionale del centravanti Joao Silva.
Il gol partita è arrivato al 37′ della ripresa su cross di Sciaudone e deviazione di testa del portoghese. Gli irpini hanno molto da recriminare sul risultato finale avendo collezionato, soprattutto nel primo tempo, una serie di occasioni nitide da rete, compresa una traversa di Galabinov.

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